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Chi è Beyond?

Beyond Meat è un’azienda che produce sostituti per la carne e prodotti caseari a base di vegetali nata nel 2009 con sede a Los Angeles, sostenuta e voluta da Bill Gates, Leoanrdo Di Caprio e Richard Branson.Ha iniziato a vendere i suoi prodotti negli Stati Uniti nel 2013 A maggio 2016 ha messo in commercio il primo hamburger basato su verdure nella sezione “carni” dei negozi di alimentari . L’azienda ha prodotti progettati per sostituire la carne di pollo, di manzo e le salsicce di maiale.

Il successo è stato ed è enorme, al punto che le catene Burger King e Mc Donald li stanno inserendo nei menù, ed è già un bel dire.

La reperibilità in Italia è nulla, a tutt’oggi(giugno), sono disponibili in qualche pub, già pronti al consumo, nelle principali città. Fortunatamente in Svizzera, dopo il primo periodo di difficoltà di approvvigionamento, vista l’enorme richiesta, adesso si trovano in quantità presso la catena COOP.

beyond

la confezione in vendita presso la COOP Svizzera

Cominciamo subito dagli ingredienti , la cosa che tutti vogliono sapere per primo.

Proteine di pisello, succo di barbabietola (per il colore), olio di canola, quello solido di cocco per i grassi, il lievito per il sapore. Il burger contiene gluco-proteine che durante la cottura scatenano la reazione di Maillard, ovvero la reazione chimica che crea quella deliziosa crosticina sul vostro hamburger di carne. Sì: Beyond Burger ha una bella crosticina. Il burger è molto interessante anche dal punto di vista nutrizionale: contiene 20 grammi di proteine e, rispetto al suo ‘collega’ di manzo, più ferro, meno grassi saturi, zero colesterolo e meno calorie. Beyond Burger è vegano, senza OGM, senza glutine e senza soia.

Come si cucina

Nella confezione sono presenti due hamburger surgelati da 113,5 gr cadauno, al costo attuale di 7,50 franchi svizzeri.

Beyond burger si cucina nello stesso modo di un hamburger.

La procedura è molto semplice: scongelamento naturale, cottura su griglia o bistecchiera per ca 12 minuti ,girando gli hamburger da ambo le parti sino ad ottenere la classica crosticina.

Alla fine si presentano così

burger beyond

Eccoli qui, appena tolti dalla piastra con cipolle e salsa pomodoro.

Gusto

Piccola premessa: Personalmente non mi piace il gusto della soia e preferisco di gran lunga burger di verdure classiche e quindi l’assenza di soia e glutine mi innescò,tempo fa, una gran curiosità.

Veniamo alla sensazione organolettica.

Sono alcuni anni che ho smesso completamente di cibarmi di animali, principalmente per una questione etica e rispetto della vita, non certo per diete o altre faccende, però, il gusto della carne me lo ricordo ancora e qui l’enorme sorpresa: sono sorprendentemente simili, anzi, maledettamente simili a quelli di bovino.

Per davvero potrebbero ingannare il classico onnivoro o carnivoro.

burger beyond

Qui ho fatto una prova per un mio amico onnivoro. Li ho preparati con la più classica delle ricette fast food, pure con le patatine fritte per non dare nell occhio :). Ebbene, c è rimasto di m…. quando ho svelato il fatto.

Consigliarli?

Ma si.

Il fatto che siano così simili in gusto alla carne ,secondo me, è stata una scelta provocatoria, anche per attirare o “convertire” persone a scelte alimentari diverse. Ritengo che la cosa più importante non sia in questa similitudine, ma bensì sul fatto che questi burger siano a base vegetale e non derivanti dalla morte di un animale e questo, per me, è un pilastro portante e fondamentale.

 

ps: comunque sia , son davvero buoni, a voi l’ardua sentenza.

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ci dovrebbe essere una spiegazione, eppure non riesco ancora a trovarla.

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mi passano per la testa probabili tesi ma non riesco a definirne una plausibile. ho passato giorni interi con queste immagini scolpite, ma ,mi spiace davvero, non sono in grado di fornirvi una spiegazione.

sono arrivato, in fine ,alla conclusione che non riuscirò mai a trovarne una, anche perché,come diceva il buon sherlock, per risolvere i casi intricati bisogna immedesimarsi nella psiche del colpevole.

Immedesimarmi?ma noo! non ce la faccio proprio , propro io che non concepisco nessun tipo di sofferenza verso un animale dovrei trovare il nesso? non riuscirei neanche a volerlo, è come un limitatore cerebrale che non mi fa andare oltre.

Ammesso ci riuscissi, non lo farei lo stesso ,mai e poi mi abbasserei al livello infimo di questa marmaglia purulenta.

questo non è far ridere è DEridire , ne corre una immensa differenza.

 

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Oltre che carnivoro e’ anche cacciatore.

Cacciatore di trofei.Assassinii ,stragi,non tanto per mangiare ma per puro piacere di uccidere.

Sempre piu’ affiorano con impeto notizie,relazioni,prove,connessioni di malattie ,patologie,allergie,legate alla carne. Medici,ricercatori di case farmaceutiche,professori, no ce la fanno nemmeno piu’ a sostenere il contrario schiacciati dalle sempre piu’ evidenti conseguenze .

Cio’ non sembra preoccupare minimamente  mamme protettrici dei propri bimbi(a parole),pronte ad annuire e pontificare,salvo poi trascinare famiglie intere ,amici e parenti in quelle catene alimentari di fast food  dove si sa ma non si dice,come e dove si procurano la carne, oppure propinare malloppi di carne prendi un chilo paghi un etto, frutto di sterminii in serie di animali tirati su in gabbie 1×2 e punturati dalla nascita con il miglior menu’ di casa Monsanto &co.

I cinesi divorano qualsiasi cosa cammini con le proprie gambe o altro.I giapponesi infrangono immancabilmente la proibizione alla caccia delle balene,per scopi scientifici, come se non bastassero le stragi da inquinamento marino.

E poi, cosa cazzo tirate in ballo la scienza a fare? Terminator del cavolo.Abbiate almeno,una volta,la dignita’ di dire la verita’: Non ci frega un cappero delle leggi e della scienza,Noi le balene le cacciamo per altro.

Si spara sempre piu’ a specie protette e le liste in estinzione si allungano.

Si uccidono maestosi animali per mettere teste impagliate sopra il caminetto e raccontarla ad ospiti compiacenti ed ossequianti,tra un Armagnac e l’altro.

Tra non molto ,del regno animale restera’ un ricordo custodito in chiavette USB, da osservare come si faceva con le vecchie foto di famiglia durante le serate invernali.

Non basteranno nemmeno piu’ gli allevamenti intensivi, perche’ il pianeta sara’ stato spremuto alla follia per esigenze assurde e non ci sara’ nemmeno piu’ spazio e tempo per coltivazioni di pseudo foraggio.

E allora? Allora si cacceranno da soli, e si venderanno parti al kilo e pure in offerta.

Io saro’ belle e morto con tutte le mie idee di cambiare questo mondo e mi godro’,purtroppo, lo spettacolo da qualche parte.

L’uomo deve uccidere sempre e comunque .

Se gli animali finiscono ci sono sempre gli uomini.

Wesker-and-Son

e poi,dulcis in fondo,finche’ ci saranno testimonial del genere che indossano vestiti di carne vera ( si si non e’ una bufala…forse e’ carne di manzo),siamo a posto .

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lady Caca o Caga ,nn rammento bene, con il vestito in vera carne agli MTV

 

 

 

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Adesso non e’ più la solita storiella di noi vegetariani, come dicono i cari onnivori.Adesso,finalmente,l Organizzazione Mondiale della Salute, si e’ schierata dalla parte della ragione e non da quella dei produttori global_intensivi e di Big Pharma e loro pasticche.

Alimentazione l’Oms: la carne rossa favorisce il cancro, come il fumo e l’amianto

Carni-dal-Cilento

Bacon, hamburger e salsicce potrebbero causare il cancro al pari delle sigarette. A dirlo è l’Organizzazione mondiale della Sanità, che aggiungerà i prodotti confezionati di carne rossa alla propria lista di sostanze cancerogene, assieme a fumo, arsenico, alcol e amianto. Nel mirino anche la carne rossa fresca, che verrà inserita nella “enciclopedia dei cancerogeni” ed etichettata come “lievemente meno pericolosa” rispetto ai lavorati industriali. Lo rivela in anteprima al Daily Mail britannico una “fonte interna ben posizionata”.

Ancora l’Oms non ha aggiornato le proprie linee guida, ma si attende – forse per lunedì – una presa di posizione ufficiale. Una novità potenzialmente choccante per le catene di fast food e per l’industria della carne, che potrebbe portare a nuove regole ed etichette alimentari. Incaricata della classificazione è l’Agency for Research on Cancer dell’Oms, che ha approfondito la questione in seguito alle preoccupazioni crescenti che la carne fosse all’origine del cancro all’intestino, il secondo tipo di tumore per frequenza nel Regno Unito.

La carne in generale contiene grandi quantità di grasso, e c’è il dubbio che il composto che la rende rossa possa danneggiare lo strato interno dell’intestino. Non migliorano la situazione i trattamenti di preparazione e conservazione industriali, dalla salatura all’aggiunta di conservanti chimici, potenzialmente cancerogeni. Le stime del governo inglese indicano che, nella metà dei casi, per evitare di ammalarsi di tumore all’intestino basterebbe seguire uno stile di vita più sano, che prevede un consumo non eccessivo di carne rossa

per chi volesse approfondire qui oppure qui

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La prevenzione fa più delle medicine nella lotta contro il cancro. Ne è convinto Umberto Veronesi, direttore scientifico dell’Istituto europeo di oncologia (Ieo) di Milano, intervenendo a un incontro del ciclo “Vivere in salute promosso dall’università La Sapienza di Roma. Il primo luogo nel quale fare prevenzione, secondo Veronesi, è la tavola, perché l’alimentazione è responsabile del maggior numero di neoplasie nel mondo, superando anche il fumo.

Numeri alla mano, l’oncologo ha spiegato che a innescare il tumore sono nel 35% dei casi le cattive abitudini alimentari; seguono il tabacco (30%), le infezioni virali (10%), i fattori riproduttivi (7%), l’attività lavorativa e l’inquinamento (4%). “Ciò di cui ci nutriamo – ha sottolineato Veronesi, parlando agli studenti – è un elemento fondamentale per la nostra vita. Alimentarsi vuol dire scegliere e questa scelta può essere importantissima per preservarci da diverse malattie, a partire dai tumori. Il 35% di questi – ha ribadito – è dovuto a ciò che mangiamo, che può agire indisturbato sui nostri organi”.

A sostegno della sua tesi, Veronesi ha mostrato ad esempio due slide che rappresentano la diffusione del tumore al colon nel pianeta e dalle quali emerge che questo tipo di neoplasia “è rarissima nei Paesi dove non si mangia carne”, al contrario di quelli in cui raramente la carne manca a tavola. Frutta e verdura, al contrario, sono alimenti “protettivi”: “Più alto è il loro consumo – ha ricordato Veronesi – più diminuisce il rischio” di insorgenza di un tumore perché in essi è presente “un’armata di molecole antitumorali”.

Per proteggersi, dunque, l’oncologo ha indicato una serie di prodotti comuni quali “fragole, tè verde, aglio, verza, broccoli e pomodori” ed altri di importazione quali la curcuma, “presente ad esempio nel curry”: “Nell’isola di Okinawa – ha detto Umberto Veronesi – , dove la curcuma viene consumata quotidianamente, c’è una presenza di ultracentenari che supera del 10-15% quella degli altri Paesi nel mondo”. Alcuni cibi, ha aggiunto, formano una pericolosa “complicità” con il fumo: studi recenti avrebbero rilevato una correlazione tra il consumo di carne, fumo e tumore del polmone.

Più in generale, Umberto Veronesi ha ribadito che la prevenzione è stata finora più efficace dei farmaci nell’evitare le morti per tumore. “Se le morti per tumore sono diminuite – ha detto – il merito va alla prevenzione, che ha avuto anche una grande importanza sull’incidenza e sulla curabilità ; per questo, ha concluso, “adesso vogliamo puntare a identificare i fattori protettivi contenuti negli alimenti che aiutano a combattere il cancro”.

Ma perchè quindi esiste ancora tanta disinformazione e questi problemi non vengono mai affrontati a livello mediatico?!?
Veronesi risponde:

“Le riviste medico scientifiche più accreditate sono sul libro paga delle multinazionali farmaceutiche e pubblicano solo ciò che è consentito loro di pubblicare o ciò che è imposto loro dalle suddette multinazionali. Molti medici e ricercatori sono coscienti degli effetti dannosi del consumo della carne, ma hanno le mani legate. Io che sono uno scienziato di fama internazionale posso prendermi il lusso di fare queste dichiarazioni, se lo facessero loro molto probabilmente non lavorerebbero più.

L’industria alimentare e le multinazionali farmaceutiche viaggiano di pari passo, l’una ha bisogno dell’altro e queste due entità insieme generano introiti circa venti volte superiori a tutte le industrie petrolifere del globo messe insieme, potete dunque capire che gli interessi economici sono alla base di questa disinformazione. Ogni malato di cancro negli Stati Uniti fa guadagnare circa 250.000 dollari a suddette multinazionali, capirete che questa disinformazione è voluta ed è volta a farvi ammalare per poi curarvi.”

Per concludere una citazione di Veronesi

“Se i macelli avessero i muri di vetro,smetterebbero tutti di mangiare carne”,

gabbie maialini

gabbie da riproduzione forzata,.le scrofe escono solo quando devono essere macellate

perche’ non dimentichiamo AFFATTO che gli animali vengono trattati peggio delle cose:oltraggiati,battuti,derisi e scannati in gruppo

maialino

maialino deriso ed umiliato dopo essere stato giustiziato in un macello

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sistemi di uccisione,peggio dei nazisti

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