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Archive for 2 giugno 2014

Questo e’ un piacevolissimo esperimento che feci con la bellissima cucciolata della mia superMamma Berkeley.

Questi stupendi batuffoli neri sono nati nella mia camera da letto in una lunghissima notte  di quasi tre anni fa.Emozione da favola,inutile dirlo.Dal primo momento ho incominciato a sussurrare loro la parola :Pupi.

Parola che ripetevo ogni giorno sino allo svezzamento.

Questo video evidenzia come i cuccioli reagivano alla mia voce e ancora adesso,quando ho la fortuna di rivederne qualcuno, e’ una gioia infinita.

La piu’ “disperata”,Bea,quella con il nastrino giallo, e’ poi rimasta con me e mamma

questo un bellissimo time lapse della banda

prova di forza con la sorellina Viola

e ancora: sono loro a sceglierti

 

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calotta antartide in scioglimento

calotta antartide in scioglimento

Punto di non ritorno significa che ,purtroppo, non si torna piu’. La calotta glaciale dell Antartide si sta letteralmente squagliando e non e’ che la possiamo mettere in frigorifero per ricostruirla. 

Nonostante tutti gli spergiuri e anche FALSE notizie rassicuranti da parte dei governanti mondiali il fatto concreto e REALE e’ questo.

Vedremo che cosa racconteranno quando la Florida sara’ sommersa,cosi’come le coste cinesi,russe,australiane e tutti i meravigliosi atolli saranno inghiottiti.

Fossi il pronipote di Putin,Obama,Xi Jinping e i loro compagni di merenda andrei a pisciare tutti i giorni sulle loro tombe.

 

In Antartide è iniziato il collasso della calotta glaciale occidentale (il cosiddetto Wais, Western Antarctic Ice Sheet): il processo di scioglimento ha superato il punto di non ritorno e, se dovesse propagarsi all’intera area, potrebbe causare un innalzamento del livello dei mari pari a 3-4 metri nei prossimi secoli. A lanciare l’allarme sono due studi: il primo, dell’università di Washington, pubblicato su Science, e il secondo della Nasa e dell’università della California a Irvine.

Entrambe le ricerche hanno studiato l’area della calotta glaciale occidentale lungo la costa di Amusden. Qui si trova il ghiacciaio Thwaites, il ‘cardine’ dell’intero sistema Wais che, secondo i ricercatori, ha già iniziato a collassare così come molti altri ghiacciai vicini. I rilievi topografici fatti nell’ambito dell’operazione IceBridge della Nasa dimostrano che il ghiacciaio Thwaites ha ridotto la sua elevazione di diversi metri l’anno superando il punto di non ritorno. Secondo le simulazioni la perdita di ghiaccio continuerà nel corso del prossimo secolo con una velocità piuttosto modesta, ma tra 200-500 anni accelererà in maniera repentina, appena la linea di confine tra ghiaccio e terra sarà arretrata fino alle regioni più profonde del bacino.

 

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