Purtroppo esistono e, maledetta la madre che li ha partoriti, dei soggetti criminali ,cerebrolesi, paranoici, che distribuiscono sul suolo intrugli mortali per cani e per tutti gli altri innocenti animali che hanno la disavventura di mangiarli.
Sono bocconi appetitosi ed irresistibili all esterno, ma dentro nascondono un morte lenta e dolorosa.
La legislazione attuale prevede sanzioni,pene etc,etc per questi soggetti sorpresi in flagrante, ma come abitudine dei nostri Fori , spesso e volentieri, tutti se la cavano con il solito patteggiamento,una pacca sulla spalla e non farlo piu’ se no la prossima volta… La prossima volta cosa??? Ma vi rendete conto che questo cerbero crudele ha ucciso quello che di piu’ caro una persona possiede?? Ci sono persone che per i propri quattrozampe donerebbero un rene per salvarli,me compreso,e quello se ne ritorna libero e beato a meditare altre infami e nascoste nefandezze.
Prego Iddio di non farmi mai incontrare una persona(!!?) del genere.(O forse si)Niente di speciale ,gli strizzerei i testicoli per fargli aprire la bocca e ci infilerei i suoi polpettoni alla velocita’ della luce .Tutto qui ,semplice e senza appello:
OK.Vediamo ora cosa fare ,senza farsi prendere dal panico,se dovesse capitarci una triste situazione del genere
VELENI:COSA E’ UTILE SAPERE E COSA FARE
I VELENI USATI PER LA PREPARAZIONE DI ESCHE E BOCCONI SONO TANTI E QUASI TUTTI POTENZIALMENTE MORTALIE’ BENE RICORDARE CHE:
1) LA VELOCITA’ DI AZIONE DEI VELENI NON E’ UGUALE PER TUTTI I TIPI DI VELENO:CERTI TIPI DI VELENI HANNO UN EFFETTO PRESSOCHE’ IMMEDIATO ( ES. STRICNINA ) E QUANDO I SINTOMI COMINCIANO A MANIFESTARSI , SPESSO PURTROPPO E’ GIA’ TROPPO TARDI.
ALTRI TIPI DI VELENO ( ES. TOPICIDI RODENTICIDI ) HANNO ESORDIO LENTO E SUBDOLO, ANCHE 48-72 ORE DOPO L’INGESTIONE , CON SINTOMI VAGHI DI DEBOLEZZA , PERDITA DELL’APPETITO , ANEMIA , ECC.
2) LA GRAVITA’ DEI SINTOMI E’ DIPENDENTE DA:
– DOSE del VELENO cioè quantità di veleno assunto
– PESO e MOLE dell’animale che assume la dose del veleno
– TIPO di VELENO
– TEMPO TRASCORSO dal momento dell’ingestione del veleno
QUANDO PREOCCUPARSI?
PREOCCUPATEVI SUBITO SE NOTATE CHE IL VOSTRO CANE DURANTE UNA PASSEGGIATA SI FERMA A MANGIARE QUALCOSA CHE HA TROVATO IN MEZZO ALLA VEGETAZIONE O ALL’INTERNO DI SACCHETTI LASCIATI SUL TERRENO , SOPPRATTUTTO SE POI RAPIDAMENTE INIZIA A PERDERE L’EQUILIBRIO, AD AVERE DIFFICOLTA’ A SOSTENERSI SULLE ZAMPE, A PRESENTARE SALIVAZIONE INTENSA , A RESPIRARE AFFANNOSAMENTE , A MANIFESTARE TREMORI GENERALIZZATI O AD AVERE CONVULSIONI.
COSA FARE
CERCATE IMMEDIATAMENTE DI PROCURARGLI IL VOMITO, PERCHE’ FARGLI ESPELLERE IL BOCCONE AVVELENATO E’ L’UNICA MANIERA PER TENTARE DI SALVARLO.
COME FARE ?PER FAR VOMITARE IL CANE SOMMINISTRATEGLI PER VIA ORALE:
– ACQUA CON SALE FINE DISCIOLTO ( = soluzione salina soprasatura ) aggiungere quantità progressive di sale fine in un bicchiere d’acqua mescolando bene fino a che rimane sale non disciolto sul fondo del bicchiere ; far bere al cane fino a che non inizia ad avere sforzi di vomito
OPPURE
– ACQUA OSSIGENATA A 10 VOLUMI ( quella che si usa per la medicazione delle ferite ) far bere al cane nella dose di circa 1 ml di acqua ossigenata per ogni Kg. di PESO del CANE
VI CONVIENE AVERE SEMPRE CON VOI UNO DI QUESTI DUE EMETICI IN CASO DI SCAMPAGNATE, DAL MOMENTO CHE ORMAI LA MAGGIOR PARTE DELLE ZONE E’ A RISCHIO PER QUEL CHE RIGUARDA LA PRESENZA DI BOCCONI AVVELENATI.
PER FAR VOMITARE IL CANE:
ASPIRARE LA SOLUZIONE SALINA o L’ACQUA OSSIGENATA CON UNA SIRINGA da 5 ml o, meglio, da 10 ml, POI TOGLIERE L’AGO, SOLLEVARE IL LABBRO SUPERIORE DEL CANE DA UN LATO E APPOGGIARE IL BECCUCCIO DELLA SIRINGA APPENA DIETRO I DENTI CANINI, DOVE IN TUTTI I CANI E’ PRESENTE UNO SPAZIO LIBERO DA DENTI.
NON CERCARE DI TENER APERTA LA BOCCA A FORZA, MA TENERE IL MUSO APPENA SOLLEVATO VERSO L’ALTO E PREMERE LO STANTUFFO DELLA SIRINGA SPINGENDO POCO ALLA VOLTA NELLA BOCCA DEL CANE IL CONTENUTO DELLA SIRINGA STESSA.
SI EVITERA’ COSI’ IL RISCHIO CHE IL LIQUIDO VADA DI TRAVERSO E PROVOCHI POLMONITE AB INGESTIS.
NON TENTARE DI FAR VOMITARE IL CANE METTENDOGLI LE DITA IN GOLA: E’ UN SISTEMA NON SOLO POCO EFFICACE MA ANCHE RISCHIOSO PERCHE’ IL CANE POTREBBE MORDERCI INVOLONTARIAMENTE, SOPRATTUTTO SE HA GIA’ TREMORI E CONTRAZIONI
SI PUO’ EVENTUALMENTE RIPETERE LA SOMMINISTRAZIONE DOPO 10-15 MINUTI SE CON LA PRIMA DOSE NON SIAMO RIUSCITI A PROVOCARE IL VOMITO.
IN OGNI CASO POI SI DEVE PORTARE RAPIDAMENTE IL CANE DAL VETERINARIO, CHE APPRONTERA’ TUTTE LE TERAPIE NECESSARIE E SPECIFICHE IN RELAZIONE AL TIPO DI VELENO ASSUNTO.
NOTA:QUANTO RIPORTATO SI RIVOLGE IN PARTICOLAR MODO AI POSSESSORI DI CANI; QUESTI, INFATTI, SONO GLI ANIMALI D’AFFEZIONE PIU’ ESPOSTI AL RISCHIO AVVELENAMENTO.
Nota: in questa seconda parte si elencano alcuni dei più diffusi veleni con i quali i cani, in particolar modo, potrebbero venire in contatto.
ORGANOFOSFATI o ESTERI FOSFORICI
CARBAMATI
Sono generalmente usati in agricoltura o in zootecnia come insetticidi e antiparassitari; sono presenti anche nei collari antipulci.
Stato fisico: cristalli incolori o tendenti al bianco/giallastro; sono tossici per ingestione, ma possono esserlo anche per contatto attraverso la cute.
Antidoto: ATROPINA SOLFATO
I sintomi dell’intossicazione possono comparire dopo 30 minuti o più ore, a seconda della quantità del veleno assunto, si verificano: lacrimazione, nausea, vomito, coliche addominali, diarrea, broncospasmo, incontinenza urinaria, tremori e, nei casi più gravi, convulsioni, coma e morte per arresto cardiocircolatorio.
Far vomitare il prima possibile l’animale e rivolgersi subito al veterinario.
METALDEIDE
E’ il principale componente dei veleni usati in agricoltura e giardinaggio.
Stato fisico: esca di colore azzurro-blu o verde; è tossica per ingestione.
NON ESISTONO ANTIDOTI SPECIFICI
I sintomi si verificano solitamente dopo 1-3 ore dall’ingestione; si verificano: agitazione, stato nervoso, spasmi muscolari, tremori, tachicardia, vomito dal caratteristico odore di formaldeide, diarrea verdastra, ipertermia (42-43 °C), nei casi più gravi conculsioni, coma e morte per insufficienza respiratoria.
Far vomitare l’animale il prima possibile e rivolgersi subito al veterinario per le terapie del caso.
STRICNINA
E’ un pesticida molto usato in passato, tuttora diffuso in alcune regioni d’Italia per la preparazione di esche.
Stato fisico: polvere biancastra di sapore amaro, è tossica per ingestione e viene assorbita molto rapidamente dal tratto gastroenterico.
NON ESISTONO ANTIDOTI SPECIFICI
I sintomi appaiono entro 10-30 minuti dall’ingestione; l’intervallo di tempo tra i sintomi e la morte varia tra 1 minuto e 3 ore, si verificano: irrigidimento dei muscoli del collo e della testa, labbra retratte, contrazioni generalizzate, eccessi convulsivi da ipereccitabilità a qualunque rumore o stimolo tattile e visivo, ipertermia; la morte avviene per arresto respiratorio, la coscienza rimane lucida..
Far vomitare SUBITO l’animale se è stata appena ingoiata l’esca avvelenata; se i sintomi sono già iniziati non ha senso tentare di svuotare lo stomaco; rivolgersi al veterinario per le terapie del caso.
TALLIO – ARSENICO
Trattasi di sostanze velenose presenti nei veleni per topi, scarafaggi, formiche; il loro uso è meno comune rispetto ai veleni già trattati.
Mi raccomando segnalate,segnalate e condividete eventuali notizie sui Social in rete. Chiudiamo il cerchio attorno a queste schifose persone.
Senza parole… Purtroppo al mondo ci sono davvero brutte persone… Abito in provincia di Modena, ed anche qui le segnalazioni arrivano periodicamente… È una cosa indefinibile dal quanto stupida è crudele!
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