Le Case di Ripoli Santa Maddalena,frazione di S Benedetto val di Sambro sull’Appennino Tosco emiliano, stanno lentamente”scivolando” via su una frana attiva, anche se di velocità modesta, causata dai lavori per la costruzione di una galleria autostradale.
A prescindere dall’utilità dell’opera le cose che seccano maledettamente sono le solite trite e ritrite considerazioni sulle colpe : Guai ad assumersi colpe, così fu per il Vajont
Io penso che non si puo’ “cacciare” una comunità insediata da generazioni ,pur piccola che sia, per delle gravi mancanze in fase di preventivazione esplorativa precedente l’opera. Con tutte le tecnologie di studio e ricerca disponibili oggigiorno, è possibile che ci si deve accorgere sempre a lavori inoltrati dei problemi, oppure c’è qualcosa d’altro che fa “sorvolare” sui segnali d’allarme?
Non si puo’ farlo in nome del progresso, neppure si puo’ inveire e seguire la strada della forza per proseguire nel proprio intento, ma forse la strada della violenza ed arroganza è diventata una norma inderogabile nel mondo degli appalti.
ecco le parole di tal ingegner Gennarino Tozzi, condirettore Sviluppo Rete: «Abbiamo fatto eccome tutti i rilievi necessari, vogliamo scherzare? Non c´è nessuno sbaglio. Non c´è nulla di diverso da un normale esproprio e daremo la massima assistenza. Non vorrei che ci fossero interessi a far modificare il tracciato per far guadagnare di più le imprese. E alcune lesioni sono pregresse. So che c´è un´inchiesta. Se la magistratura facesse sospendere i lavori si prenderebbe le sue responsabilità, ma io credo che una magistratura equilibrata non lo farà. Questa è un´opera che l´Italia aspetta da trent´anni, è assurda questa polemica per poche case».
Intanto quelle poche case(degli altri e non quelle delle maestranze ),lentamente si stanno sgretolando e a nessuno sembra importare più di tanto.
E se fosse casa vostra?
“è assurda questa polemica per poche case” certo, interesse collettivo a discapito delle persone.. .siamo solo numeri.
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