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Posts Tagged ‘berkeley’

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Berky (Berckeley) 4.12.2003 – 31.10.2018

 

Occhi stanchi scavano solchi profondi

aratro che stravolge la terra più dura

 

Sono li.

 

Anche se ti giri li senti duri sulla nuca come sole d agosto

ti seguono,ovunque e comunque.

 

Berky cara, li conosco bene ormai e non posso farne a meno

Chi è quel tanghero che sa resistere a un sentimento vero?

 

Insieme attraverso una vita intera di piccoli minuti

infiniti e assorti

 

Passi su passi d’altri, irriconoscibili ai molti

eppur son li, anche adesso che cammino sul solito sentiero

li sento come risacca sotto piedi nudi o il camminare su ricci l’ autunno

impetuosi calpestano l anima

 

Vorrei dimenticare ieri sera e i tuoi occhi fissi nei miei

quante cose vorrei in un semplice minuto

 

Fremo, in una emozione non nuova

rivedo gli occhi di mio padre in quella notte

 

Sento, gelido, l’ identico soffio

ultima vita che scivola verso me.

 

Sono li e lo sono stato allora

enome fortuna,forse un merito, che ti ferma dal baratro della disperazione

non un sospiro ma regalo di amore puro

 

vivi! gridano quegli occhi stanchi

vivi! gridano gli occhi della piccola Bea che mi è accanto ora.

 

un uomo, un cane, forse,però

cosa volete raccontarmi?

chi non sa amare alla follia crea questa differenza

 

Ciao piccola bimba.

 

 

 

 

 

 

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back home

Spesso e volentieri i media e i social esagerano. Un esempio ,fra i tanti, sono quei video virali del ritorno a casa di soldati USA dal fronte,dopo mesi,e della reazione del loro cane all’arrivo. Non ho scelto USA per simpatia, il fatto è che sono i soli soldati sempre al fronte da qualche parte 🙂

Non oso immaginare se io mancassi per un giorno intero ai miei,in particolare alla mia Bea.

Questo non è virale è un virus dì schizofrenia 🙂 e succede tutti i giorni quando torno dal lavoro, altro che mesi.

 

 

la supermamma ,ormai va per i 15 ,zoppica e qualche acciacco artritico  ce l ha, ma ci prova comunque,amore dei miei occhi

 

adesso ditemi un po’ come fanno a non passarmi cazzi&mazzi della giornata e anche di quella successiva.

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Questo e’ un piacevolissimo esperimento che feci con la bellissima cucciolata della mia superMamma Berkeley.

Questi stupendi batuffoli neri sono nati nella mia camera da letto in una lunghissima notte  di quasi tre anni fa.Emozione da favola,inutile dirlo.Dal primo momento ho incominciato a sussurrare loro la parola :Pupi.

Parola che ripetevo ogni giorno sino allo svezzamento.

Questo video evidenzia come i cuccioli reagivano alla mia voce e ancora adesso,quando ho la fortuna di rivederne qualcuno, e’ una gioia infinita.

La piu’ “disperata”,Bea,quella con il nastrino giallo, e’ poi rimasta con me e mamma

questo un bellissimo time lapse della banda

prova di forza con la sorellina Viola

e ancora: sono loro a sceglierti

 

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366 giorni all’anno

mamma Berky e la sua figlioletta Bea

c’è un luogo comune che recita così:

mi piacerebbe avere un  cane , ma , purtroppo, non ho il giardino

bisognerebbe chiederlo al cane, o ai cani, se loro sono piu’ felici a vivere in giardino oppure  in casa con voi.

il giardino è  la valvola di sfogo della pigrizia materiale e una certa insicurezza affettiva.

cosa c’è di piu’ bello che girare la toppa di casa e sentire già quei sospiri ,quelle code che vibrano, le orecchie che scuotono e quella carica esplosiva di affetto che ti assale appena apri l’uscio

potresti avere mille problemi che tutto si stempera in quella gioia sfrenata…e ti contagia..eccome se lo fa.

E lo fanno ,sempre e comunque, per 365 giorni all’anno, senza chiedervi nulla piu’ che una carezza e un sorriso.

che dire, poi, quando ti svegli alla mattina con quegli occhi addosso che diffondono felicità di rivederti attivo e quel desiderio di “abbracciarti” spontaneo che solo un cane sa fare…e tutto sparisce di incanto, giornate faticose in arrivo, problemi ,bazzeccole varie.

E lo fanno ,sempre e comunque, per 365 giorni all’anno, senza chiedervi nulla piu’ che una carezza e un sorriso.

Se avessero anche un giorno in piu’ ,sarebbero ancora più felici di farlo per 366 giorni.

Ecco perchè preferiscono vivere in casa con voi.

Non esiste paragone tra gli umani…noi siamo esseri impuri a confronto.

Il giardino è dentro loro, non hanno bisogno di averlo fisicamente…è quello che vorrebbero far capire a chi non ,o non vuole, arrivarci.

Un cane è un espressione semplice, forse molti non riescono a capirlo veramente perchè la semplicità non dimora in quegli animi.

E’ un grande peccato, perchè,dopotutto, tutti noi siamo nati semplici ,poi ,altri, ci hanno insegnato a complicarci la vita con amenità varie.

Long life to my dogs…mi hanno regalato e mi regalano, la gioia e la tranquillità di passare attimi di vita  senza particolari necessità, se non la felicità di voler bene a qualcuno in modo spontaneo….

…..sempre e comunque per 365 giorni all’anno

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