Cosa diavolo si devono inventare pur di sterminare intere colonie di volatili.
Sul lago di Iseo sono installate batterie galleggianti calibro 12 ,puntate verso la riserva naturale Torbiere del Sebino. Neanche la miglior antiaerea costiera vanta una simile potenza di fuoco.Come potete notare dalla mappa seguente,
le batterie sono sistematicamente posizionate a distanze contigue in modo da rendere impossibile la fuga di qualsiasi innocente volatile che si trovi nei paraggi.Non ce ne era a sufficienza delle normali stragi della caccia in deroga,del bracconaggio,adesso ci tocca vedere questo scempio autorizzato.
Postazioni poste dirimpetto ad una riserva faunistica,come se mettessimo mitragliatrici davanti alla Croce Rossa.Complimenti ai soliti politicanti in caccia di voti,che il sangue versato ricada sulle vostre teste di cazzo.
Le associazioni ecologiste Lega per l’Abolizione della Caccia – Brescia e Gruppo d’Intervento Giuridico onlus hanno inoltrato (12 dicembre 2012) una specifica richiesta di informazioni a carattere ambientale e adozione degli opportuni provvedimenti riguardo il posizionamento, per il periodo della stagione venatoria, di ben 14 capanni di caccia posti suzattere galleggianti ancorate al fondale nel Lago d’Iseo, a breve distanza dalla riva prospiciente i Comuni di Iseo (BS), Paratico (BS), Costa Volpino (BG).
Sono stati interessati la Commissione europea, il Ministero dell’ambiente, la Regione Lombardia, il Consorzio per la gestione associata dei Laghi d’Iseo, Endine e Moro, iCarabinieri del N.O.E. di Brescia, l’Ente per la gestione della Riserva naturale regionale “Torbiere del Sebino” e, per gli aspetti di competenza, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brescia.
Le cannoniere calibro 12 sono state incredibilmente autorizzate con concessione demaniale 80/22 del 4 settembre 2012 dal Consorzio per la gestione associata dei Laghi d’Iseo, Endine e Moro e formano un vero e proprio sbarramento di fuoco a poca distanza dallaRiserva naturale orientata regionale “Torbiere del Sebino” (istituita con deliberazione Consiglio regionale n. 1846 del 19 dicembre 1984 ai sensi della legge regionale Lombardia n. 86/1983).
L’area è una zona umida d’importanza internazionale (convenzione internazionale di Ramsar (2 febbraio 1971), esecutiva con D.P.R. n. 448/1976, individuata nel 1984) ed è classificata con denominazione “Torbiere del Sebino”(codice IT2070020) sito di importanza comunitaria (S.I.C.) e zona di protezione speciale (Z.P.S.) ai sensi delle direttive n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli Habitat naturali e semi-naturali, la fauna, la flora e n. 2009/147/CE sulla salvaguardia dell’avifauna selvatica.
l’attività di caccia a immediato ridosso delS.I.C./Z.P.S. avrebbe dovuto esser preceduta da positivo esito della procedura di valutazione di incidenza ambientale (artt. 6 della direttiva n. 92/43/CEE, 5, comma 2°, del D.P.R. n. 357/1997 e s.m.i.), come anche autorevolmente confermato dall’I.S.P.R.A. (nota n. 44673 del 23 novembre 2012).
Una situazione al limite del surreale, distruttiva dell’ambiente e dell’avifauna selvatica, riguardo la quale le associazioni ecologiste Lega per l’Abolizione della Caccia – Brescia eGruppo d’Intervento Giuridico onlus auspicano rapidi interventi da parte delle amministrazioni pubbliche e della magistratura competenti.
Lega per l’Abolizione della Caccia – Brescia e Gruppo d’Intervento Giuridico onlus