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Archive for settembre 2016

 

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Un video inspiegabile ed imbarazzante.Non è solo un problema e vergogna del Messico,é un problema ed una vergogna mondiale,di ogni cittá o quasi.

La cosa orribile di questo video e di tutti le situazioni simili che sicuramente avrete visto almeno una volta, è quella dell’indifferenza assoluta. Una meschina complicitá a passare di corsa,quasi con ribrezzo, la presenza di persone sfortunate.

Che poi proprio sfortunate non lo sono.

Loro hanno grandi doni:La tenacia, l amore per la vita,il sorriso.Tutte cose quasi scomparse dal genere umanoide high tech rampante e arrivista.

Fermatevi,cialtroni, aiutate. Non sapete nemmeno quale ricompensa potreste ricevere.Non é di certo pecunia , alla quale ,forse,siete legati per ogni cosa  che fate per gli altri , volgare merce  di scambio.

Fermatevi ed annegate la vostra anima nel sorriso di quella persona,nei suoi occhi scintillanti ,quasi madidi ,dentro il Suo grazie sincero ed emotivo.Fermatevi e fermate la vostra frenesia, non sono Loro che hanno bisogno di voi,ma siete voi che avete bisogno di Loro.

Per capire quale fortuna avete,ometti integri e baldanzosi che correte in modo strafottente su quelle scale.

Per capire che ci sono valori assoluti e non solo materiali,cose che ti lasciano ricordi splendidi nel tempo e non rimorsi.

 

Dategli un bacio,la prossima volta.

 

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oggi ,mi butta di cucinare,quasi sempre quando sono di riposo.

della serie mangia ciò che sai e ciò fai,eccovi una bella ricettina light per un pranzettino simpatico

gnocchi di ricotta per due persone di buona forchetta

  • 250 gr ricotta fresca
  • 100 gr farina bio
  • 80 gr parmigiano grattuggiato
  • noce moscata in polvere un paio di pizzichi
  • sale e pepe q.b.

per il sugo ci azzecca bene un pomodoro ,basilico al momento, e un buon rosso per accompagnare e canticchiare.image.jpeg

per il procedimento guardatevi la videoricetta.

gli gnocchi sono una risorsa (anche le gnocche però) lo diceva pure Amleto,leggi la storia completa della ricetta degli gnocchi di patate

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imageeddai non siate pignoli, sono molto simili e croccanti all stesso modo.

forse la conoscete sta ricettina, senno provate e seguite passo passo,vengono sluuuurpuose!

  • sbucciate le patate e mettele a mollo in acqua fredda per 1 ora
  • affettatele a misura o forma che più vi gusta
  • tamponate un po con scottex
  • prendete una padella abbastanza larga,l ideale é fare uno strato solo, e versate olio evo fino quasi a coprirle
  • cuocere 5 minuti a fuoco dolce
  • mettere rosmarino o aromi a vostra scelta
  • Coprire e cuocere per 15 minuti sempre fuoco dolce
  • Togliere coperchio ,aumentare la fiamma ,mescolando ogni tanto
  • Quando assumono il classico e bel colore dorato ,un po scuro, levate e mettete su un piatto con scottex.
  • salare e servire ,magari con ketchup fatto rigor in casa.

perfette ,rapide e buone buone.

 

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Dopo il giro del mondo compiuto dall’aereo Solar Impulse 2, alimentato solo da energia fotovoltaica, e dopo Turanor,nave a pannelli fotovoltaici, è il turno di una altra barca a compiere la stessa impresa usando energia pulita.

La barca si chiama Energy Observer ed è alimentata da energie rinnovabili e idrogeno. A progettarla è stato un team di ingegneri navali in collaborazione con l’istituto di ricerca CEA-Liten di Grenoble.

Quando salperà per il giro del mondo a febbraio l’imbarcazione trarrà energia soltanto dal sole, dal vento e dall’idrogeno autoprodotto. L’impresa partirà dal Mediterraneo e durerà 6 anni per un totale di 101 tappe. Il costo del giro del mondo ammonta a 4 milioni di euro all’anno.
Il catamarano multi-scafo sostenibile in questo momento si trova in un cantiere navale di Saint Malo, sulla costa occidentale della Francia. Nei prossimi mesi sulla barca verranno installati pannelli solari, turbine eoliche e impianti per l’elettrolisi, sistemi che scompongono l’acqua in idrogeno e ossigeno.
A illustrare il progetto è Victorien Erussard, promotore dell’iniziativa insieme al connazionale Jacques Delafosse, un autore di documentari e sub professionista:
La nostra sarà la prima nave dotata di impianti autonomi per la produzione di idrogeno. In assenza di vento o di sole e di notte a fornire energia per la navigazione sarà l’idrogeno stoccato nella barca, generato dall’elettrolisi alimentata dai pannelli solari e dalle due turbine eoliche.

Ne rien faire
La barca non utilizzerà alcuna fonte fossile per produrre energia, a differenza di ben il 96% delle imbarcazioni che solcano mari e oceani oggi.
Nel 1994 il catamarano si è già aggiudicato il premio Jules Verne per aver fatto il giro del mondo senza interruzioni.

La nave fu acquistata per 500 mila euro e venne ampliata di 6 metri raggiungendo un’estensione di 30,5 metri. Tra i sostenitori del progetto figura il noto ambientalista francese Nicolas Hulot:
Ho deciso di supportare questo progetto perché è il primo nel suo genere, è ambizioso e guarda al futuro. La Energy Observer dimostrerà che è possibile raggiungere l’autosufficienza energetica in mare, producendo e stoccando energia anche in assenza di sole e di vento.

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La barca con un investimento di 4,2 milioni di euro sarà dotata di un sofisticato sistema di sensori che la trasformerà in un mega laboratorio scientifico marino. Secondo il direttore del CEA-Liten Florence Lambert questa tecnologia è molto promettente: in futuro le case potrebbero immagazzinare l’idrogeno prodotto in estate per soddisfare il fabbisogno energetico nei mesi invernali. Questi sistemi, disponibili già nel giro di 5 anni, sono in grado di stoccare 20 volte più energia rispetto alle batterie convenzionali.

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sicuramente quel qualcosa non sfugge ai politici in genere e non solo nostrani.

partiamo dal significato di profugo secondo treccani

  • pròfugo s. m. (f. -a) e agg. [dal lat. profŭgus, der. di profugĕre «cercare scampo», comp. di pro-1 e fugĕre «fuggire»] (pl. m. -ghi). – Persona costretta ad abbandonare la sua terra, il suo paese, la sua patria in seguito a eventi bellici, a persecuzioni politiche o razziali, oppure a cataclismi come eruzioni vulcaniche, terremoti, alluvioni, ecc.

persona costretta ad abbandonare la propria terra per eventi bellici.

perchè non combattere per difenderla? forse che il mio bisnonno disperso sul carso, oppure mio nonno invalido di guerra, avrebbero dovuto prendere il piroscafo e scappare in argentina ,anziché star li a prendere schioppettate o colpi di baionetta dagl austro ungarici che volevano venezia ,trento e tutto il resto e magari anche la loro cascina tirata su con sudore e sangue??

altri tempi,dicono taluni e tal altri.

altri tempi cosa?  O si è o si fa o ci si nasconde.Ci sono migliaia di persone che scappano e ci sono poche centinaia che rimangono.

Io ho giá scritto un pezzo per una meravigliosa madre di Kobane

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Arin e le sue due figlie

che si é fatta saltare anzichè arrendersi,qui. E,ora,dopo aver visto l ennesima sfilata di giovani,baldi,forti e sorridenti,nella mia cittá, in fila per chiedere aiuto o altro, mi entra tutto come un sassolino nel dito mignolo in  una scarpa stretta.

ma che cazzo ci fate qui?

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Como . Profughi in colonna per protestare .

i vostri vecchi,le vostre sorelle,amici,animali,case,terra,aria,acqua del vostro paese, lasciate in mano a stranieri.Ma non vi viene il rimorso cronico anziché rimbalzare di social in social seduti in un centro commerciale europeo?

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qualcosa che sfugge c’è davvero,almeno per me, che non sono affatto razzista,ma forse forse appena un po’ realista.

vale più una donna di kobane o chissá dove che cento di questa risma di scrocconi, e concedetemelo ,dai.

Li,ferma e irrequieta a farsi scannare, pur di non mollare nemmeno un solo sospiro della propria terra , dei propri inossidabili amori,pianti,ricordi che la stessa ha generato .

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E si qualcosa mi sfugge.

Al diavolo,io proprio non li capisco e nemmeno riesco a giustificarli certi,e son tanti,profughi 3.O , che lasciano questi angeli in pasto alle belve.

eppure certi politici e compagni di merenda sanno bene il perchè è meglio così.

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