Accadde che tornando dal lavoro , a cavallo della bici, una lavagnetta davanti ad un negozio alimentare mi scivolo’ quasi in faccia, con la sua scritta in bella calligrafia: Oggi gnocchi.
Ho fatto in tempo a vederla bene bene. E gia’, in bici, le cose si ha tempo di vederle e capirle bene, altro che di sfuggita da un finestrino,magari anche sporco.
“Oggi gnocchi”. Gia’ diceva proprio cosi’ e quella parola aveva gia’ scavato, con crudelta’ assoluta, la sua irriverente via nelle mie diramazioni gustative . Un vero disastro di voglia incontenibile.
E dai,lo sapete benissimo tutti che quando vi assale una tremenda voglia di qualcosa da mangiare, sfizioso o meno,non ci si puo’resistere e bisogna rassegnarsi .
Cosi’ fu e cosi’ sara’.
Lo fu anche per lui,il famoso principe danese.Son cose e faccende mai dette e raccontate ,perche’ forse troppo stupide.
Amleto si rivoltava nel suo atroce dilemma,appunto, per una porzione di gnocchi con burro e salvia, altro che problemi esistenziali.
Una maledetta bestia di piatto assaggiato quasi per sbaglio in una strana festa culinaria organizzata da nobili italiani.
Infatti,il vero testo,profanato ed adattato da un certo shakespeare, recitava cosi’:
« Essere o non essere, questo è il dilemma:
se sia più nobile nella mente soffrire
i colpi di fionda e i dardi dell’oltraggiosa sofferenza
o prendere la forchetta contro un nugolo di gnocchi
e, contrastandoli, porre loro fine. »
E si questo drammaturgo si era permesso persino di profanare il quadro di Amleto,sostituendo un robusto piatto di gnocchi, con un Teschio. Ma vi rendete conto? Un teschio.Ma come si fa solo ad immaginare di tenere in mano un teschio anziche’ un fumante piatto di gnocchi. Follia,pura follia demenziale. Forse una provocazione di questo tal Shakespeare? Una sorta di pop art in anteprima? Ai posteri l ardua sentenza.
Il vero dilemma di Amleto,principe di Danimarca,era proprio legato ad un piatto di gnocchi, lui malato cronico di colesterolo non sapeva se ascoltar il gusto o il proprio dottore.Alla fine, cedette agli gnocchi,e cio’gli fu maledettamente fatale,mori’, e Fortebraccio,di ritorno vittorioso dalla Polonia, divenne Re di Danimarca.
Allora,per tornare a noi, si diceva che questa famosa lavagna mi colpi’molto, cosi’ tanto da mettermi una voglia esagerata di gnocchi.
Ed ecco il vero dilemma, mio e molto attuale.
Fermarmi ed acquistarne una porzione o farmeli da me a casa?
” Fermare o proseguire,questo il dilemma.
Sprecar soldo per condannare il tempo e regalar sorriso al mastro fornaio
O proseguir in madido sudore e,colto da impeto, come tal Orlando
affondar le mani nella bianca figlia del grano
lavorando con perizia sino al sorgere dei fumanti batuffoli impastati”
Pro : Son gia’ bell e pronti,fumanti o meno.Non butti via tempo inutile.
Contro: Devi pagarli di piu’, quando te la cavi con patate e farina. Son tutti uggguali come cinesini alla parata di piazza Tienammen. Magari usano qualche farina vecchiotta o patate cosi’.cosi’, tanto per lucrarci su.E poi quando arrivi a casa son quasi freddini e il vapore acqueo nella confezione li ha rammolliti troppo.
E ma vuoi mettere il tempo che risparmi?
Ahhhh, su qui non transigo. Il tempo e’ importante, ma non nel senso che bisogna risparmiarlo alla brutto dios, ma nel senso che bisogna riprenderselo a piene mani. E’ nostro e nessuno deve rubarlo e chi dice sempre non ne ho, non ce la faccio, e’ un bugiardo scellerato,perche’ per futilita’ o cazzeggi il tempo lo trova eccome.
Cosi’,stanco stanco, da un lavoro non proprio leggero, ho deciso di afferrare a piene mani il MIO TEMPO, e di andare a casa a prepararmeli da me (come sempre ndr).Altro che comprarli o, peggio, buttar giu’ quelle buste surgelate ,tipo viva la mamma,la nonna e la zia, piene di ingredienti a volte assurdi e che non centrano un bel piffero.
Ma voi le etichette le leggete prima di acquistare? Cosi’,tanto per evitare quelle schifezze tipo olio di palma,vegetale,aspartame,coloranti,conservanti,etc.etc..Non avete tempo? Male,anzi malissimo. Trovatelo e’ roba che ingoiate voi mica il sciur padrun delle buste surgelate. Lui se ne guarda bene e mangia cose sopraffine.
Vabbe’ dai vi metto anche la ricettina semplice semplice della mia nonnina per gli gnocchi.
1000 gr patate
250 gr farina (meglio di grano duro)
1 uovo
sale qb
fate bollire le patate in acqua per circa 40 min,dipende dalla grossezza.Per essere sicuri prima di spegnere,pungetele con una forchetta, se penetra facile sono pronte.
Preparate la farina in una ciotola e spremete le patate con uno schiaccia patate, dopo averle pelate. .
Aggiungere l uovo ,il sale ed impastare su una spianatoia infarinata.
Continuate sino ad ottenere una pallottola non appiccicosa. aggiungere manciate di farina durante la lavorazione se serve.
alla fine tagliate porzioni dall impasto e con le mani allungarle fino ad ottenere una salsiccetta lunga.
Tagliare gli gnocchi a misura voluta,piccoli ,grandi,come vi piace.
Le voila’.Lasciateli riposare una mezzoretta e poi cucinateli con il condimento piu’ gustoso .
Io mi sono fatto ,al momento, un sughetto di pomodoro con spruzzatina di origano appena essiccato e una punta di peperoncino.
Buonissimi e sanissimi.
Un pochino anche alle mie dolci assistenti. Why Not?
Il tempo, per alcuni sprecato, per ottenere cio’ e’ stato ampiamente ricompensato dalla soddisfazione morale e materiale. Tempo passato a creare qualcosa di genuino,con un buon calice di rosso e la tenera compagnie delle mie due “cagnacce”, sempre attentissime ai corsi di cucina.
Che soddisfazione ,dai.
Vi lascio con una bellissima considerazione sul tempo, da parte di un contemporaneo. Non e’ filosofo,drammaturgo,poeta e’ solo un Presidente sconosciuto ai piu’,di un paese sudamericano.
Anche il tempo per leggere cio’ e’ ben speso,credetemi.
Il tempo è tutto
“La mia idea di vita è la sobrietà. Concetto ben diverso da austerità, termine che avete prostituito in Europa, tagliando tutto e lasciando la gente senza lavoro. Io consumo il necessario ma non accetto lo spreco. Perché quando compro qualcosa non la compro con i soldi, ma con il tempo della mia vita che è servito per guadagnarli. E il tempo della vita è un bene nei confronti del quale bisogna essere avari. Bisogna conservarlo per le cose che ci piacciono e ci motivano. Questo tempo per se stessi io lo chiamo libertà. E se vuoi essere libero devi essere sobrio nei consumi. L’alternativa è farti schiavizzare dal lavoro per permetterti consumi cospicui, che però ti tolgono il tempo per vivere”. José Mujica, Presidente dell’Uruguay
Rispondi