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Archive for marzo 2014

 

La mica è un minerale di primaria necessita’ per le multinazionali miliardarie dell industria della bellezza, e’ uno degli ingrediente principali nella produzione dei cosmetici ,garantisce lucentezza e luminosita’ ai rossetti, ai fondotinta e a molti dei prodotti per il trucco comunemente in vendita.  Il quotidiano australiano The Sidney Morning Herlad ha iniziato ad indagare sulla produzione della mica,in perticolar mondo nella zona dove ne viene estratta in quantita’,l’India 

Quasi nella totalita’,la produzione di mica in India sarebbe illegale perche’ vengono utilizzati bambini di 12 anni e minori.

E’ un vero sfruttamento senza la minima regola di sicurezza ed attenzione per un lavoro durissimo e MOLTO pericoloso.

I bambini lavorano in cave fatiscenti soggette a continui crolli, esposti a tagli,ferite e lacerazioni cutanee, con complicazioni polmonari gravi quali la bronchite,silicosi ed asma.

Un forma di mortalita’ aggiuntiva e’ fornita dal morso dei serpenti cobra e scorpioni, molto frequenti nella zona.

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Un giornalista del quotidiano australiano e’ riuscito ad intervistare un ragazzino:Mohammed Salim Ansari. Si occupa di estrarre la mica ogni giorno e ha soli 12 anni. Per ogni chilogrammo di minerale estratto guadagna soltanto 5 rupie (5 centesimi di Euro) un prezzo in netto contrasto con i guadagni garantiti dal commercio che la mica assicura sul mercato internazionale, che possono arrivare fino a 1000 dollari al chilo. Attorno alla produzione del minerale vi sarebbe in India (e forse non solo) un vero e proprio giro criminale. I minori che dovrebbero frequentare la scuola sono invece costretti a lavorare e sottoposti a sfruttamento.

L’azienda cosmetica australiana Napoleon Perdis, a cui appartengono i marchi MAC, Clinique, Bobbi Brown e Estee Lauder, ha dichiarato al The Sidney Morning Herlad che meno del 10% dellamica utilizzata nei propri prodotti è di origine indiana e di non credere che i propri cosmetici possano essere associati al lavoro minorile. Altri giganti dell’industria cosmetica, come L’Oreal, Lancome, Redken e Maybelline, The Body Shop e Yves Saint Laurent avrebbero rifiutato di rispondere ad alcune domande riguardanti la provenienza della mica utilizzata nel cosmetici. Sarebbe dunque piuttosto difficile conoscere la reale località di estrazione del prezioso minerale utilizzato nei cosmetici.

Il vostro sorriso luccicante , quanti sorrisi di bambini  riesce a spegnere??

Per evitare la mica, è sufficiente leggere gli ingredienti indicati nelle etichette. La sua presenza potrebbe essere indicata con il codice CI 77019, oppure con il termine di glimmer, oltre che semplicemente come mica

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3M

Multinazionale di origine statunitense, attiva nei settori dei prodotti industriali, per grafica, sicurezza trasporti, forniture medico/chirurgiche. Prodotti farmaceutici e per l’igiene orale. Prodotti di largo consumo per l’ufficio (Scotch, Post-It) materiali per telecomunicazioni, elettrici, elettronici.

MARCHI: Scotch – Brite

Conduce o commissiona esperimenti su animali (fonte CC 12/00).

 

BAYER

Multinazionale di origine tedesca, attiva nei settori dei prodotti farmaceutici e delle strumentazioni diagnostiche, nel campo dei polimeri (materiali e gomme sintetiche, fibre tessili artificiali), dei prodotti chimici (colornati ecc.) e nel settore dei prodotti agrochimici (pesticidi, prodotti veterinari, biotecnologie per l’agricoltura).

MARCHI: Autan Baygon Baysan Provado Pin  

Membro del BIBRA (Britisch Industrial Biological Research Association) – Laboratorio inglese di ricerca su animali che effettua esperimenti per conto terzi (spesso cocietà che non hanno l’autorizzazione ad effettuare esperimenti in proprio). Cliente della HLS. La società è stata classificata dal CEP fra le prime 13 società del mondo in fatto di maltrattamento di animali e per questo motivo oggetto di bicottaggio da parte della SHAC.

BIC

Multinazionale di origine francese  nota soprattutto per le penne a sfera, di cui è primo produttore mondiale, ma attiva anche nella produzione di rasoi usa e getta e prodotti per l’ufficio.  

MARCHI: Bic

Nonostante l’azienda abbia dichiarato di aver sospeso gli esperimenti su animali, finora regolarmente effettuati, non ha mai comunicato di voler rinunciare a queste pratiche in via definitiva ed è per questo inserita nella lista negativa della PeTa USA (fonte: CC 12/00).

 

BRISTOL-MYERS SQUIBB

Multinazionale chimico-farmaceutica, sorta dalla fusione della Bristol Myers con la Squibb, leader nella produzione di prodotti farmaceutici, attrezzature mediche e prodotti dietetici ma attiva anche nell’industria cosmetica.

MARCHI: Squibb dentifrici Saugella

Effettua esperimenti su animali e, per questo motivo è da anni oggetto di boiocottaggio dalla PeTa USA ( fonti EC 52/98 e 64/00).

COLGATE PALMOLIVE

Multinazionale di origine statunitense, produce e distribuisce in tutto il mondo prodotti per l’igene orale, (controlla circa la metà del mercato mondiale dei dentifrici), prodotti per l’igene personale e della casa, alimenti per animali domestici. 

MARCHI: Aiax, Bravo, Colgate, Cura Morbido, Defend, Dinamo, Donge, Douss-Douss, Fabuloso, Glicemille, Hill’s Prescription Diet, Hill’s Science Diet, Hill’s Science Plan, Nidra, Olà, Palmolive, Perm & Color, Plax, Soflan. 

Effettua esperimenti su animali (fonte: CC 12/00), anche per la creazione dei propri mangimi per cani e gatti  e, per questo motivo, è oggetto di un boicottaggio promosso da BUAV (fonte: EC 64/00 e 66/00).

GILLETTE

Multinazionale di origine statunitense, produce rasoi, lamette, pile e batterie, elettrodomestici, (Braun) prodotti cosmetici e per l’igiene personale, articoli da cancelleria (Papermate, Parker, Waterman). 

MARCHI: Duracell, Gillette, Glillette Deo, Gillette Pour Elle, Oral-B  

Dopo l’azione di boicottaggio della PeTa nel 1997(adesso sospesa) , la società ha dichiarato pubblicamente che avrebbe ridotto il numero dei laboratori di sperimentazione di proprietà e che avrebbe utilizzato la sperimentazione su animali solo in caso di estrema necessità. Malgrado la buona volontà dimostrata, l’azienda è ancora inserita nella lista negativa della PeTa USA (Fonte: CC 12/00) ed è oggetto di boicottaggio da parte di gruppi animalisti statunitensi, tedeschi e britannici (fonte: CSG 1997).

GLAXO SMITHKLINE

Multinazionale di origine britannica, nata dalla fusione della Glaxo Wellcome Plc e della Smithkline Plc, rappresenta il più grande gruppo farmaceutico del mondo. 

MARCHI: Acquafresh, Iodosan, Lactacyd, Macleens  

Membro di BIBRA,  ha ammesso pubblicamente di effettuare test su animali (Fonti: EIRIS 14/03/95 e EC 55/98); in Belgio è stato attivato un bicottaggio a suo carico dall’APMA in quanto esegue test su primati importati dalle Barbados (fonte: CSG 1997); in Gran Bretagna e USA invece, è oggetto di un boicottaggio promosso da SHAC in quanto l’impresa finanzia la HLS ed è di questa uno dei principali clienti (fonte: sito dell’associazione).

GUCCI NV

Multinazionale olandese attiva nel settore dell’alta moda e degli accessori di lusso (orologi, pelletteria, scarpe, occhiali, ecc) ma presente anche nel settore dei cosmetici, soprattutto dopo la recente acquisizione del gruppo francese Sanofì Beautè

MARCHI: Krizia (profumi), Fenfi (profumi), Oscar de la Renta (profumi) Roger&Gallet (profumi) Van Cleef&Arpels (profumi) Yves Saint Laurent  

Il gruppo Sanofì Beautè effettua o commissiona a terzi, esperimenti su animali (fonte: CC 12/00 e EC 64/00).

HENKEL

gruppo chimico tedesco attivo nel settore della chimica, degli adesivi industriali e per uso domestico, dei detergenti e dei cosmetici, degli articoli di cancelleria (Pelikan). Occupa il terzo posto per la vendita di detersivi in Europa, dopo Procter & Gamble e Unilever. 

MSRCHI: Antica Erboristieria, Atlas, Attack, Bostick, Bref, Brilliance, Bucato lavatrice, Country Colors, Dato 60°, Denivit, Dixan, Fa, La Perla (profumi), Loctite, Mila Schon (profumi), Natura, Neutromed, Neutromed Deo, Neutromed ph 3,5, Nordic Colors, Perlana, Sergio tacchini (profumi), Sidol, Sil, Squibb (barba), Taft, Theramed, Vernel, Vital Colors. 

Effettua o commissiona a terzi esperimenti su animali (fonte: CC 6/01).

JOHNSON & JOHNSON

Multinazionale farmaceutica di origine statunitense, rappresenta la prima società al mondo nel settore dei prodotti sanitari. Oltre che nel settore farmaceutico, è attiva anche nella creazione di prodotti professionali e di largo consumo.  

MARCHI: Aveeno, Baby schampoo Johnson’s, Johonson’s Carefree, Johonson’s Baby Olio, Johnson & Johnson, Johnson’s pH 5,5, Neutrogena, O.B., Roc, Serena, Silhouette.  

Effettua o commissiona a terzi, esperimenti su animali (fonti: CC 12/00 e CSG 1997, p.51).

 

JOHNSON WAX

Multinazionale chimica di origine statunitense, è una delle maggiori cosità produttrici di prodotti per la casa. 

MARCHI: Anitra Wc, Bio Shout, Glade, Idraulico liquido, Mr. Muscolo, Off!, Pronto, Raid. 

Effettua esperimenti su animali e, per questo motivo, è oggetto di un boicottaggio promosso dalla BUAV  (Fonte: EC 64/00, p.28).

 

KIMBERLY CLARK

Multinazionale statunitense attiva nel settore cartario. Dopo aver assorbito la Scott Paper Company, la società detiene il primato mondiale nel settore della carta assorbente per uso domestico ed igienico. L’impresa gestisce oltre 3 milioni di ettari di foreste.  

MARCHI: Freedom, Klineex, La Soffice Differenza, Scottex, Scottonelle.  

Effettua o commissiona esperimenti su animali (fonte: CC 12/00). 

MARS

Multinazionale di origine statunitense attiva in oltre 100 paesi di tutto il mondo. La Holding opera nel settore alimentare (barrette di cioccolato, merendine, gelati, ecc.) nel settore alimentare per animali domestici e in quello della componentistica elettronica.  

MARCHI: Brekkies, Bounty, (snaks) Canine, Cesar, Chappi, Hill’s Prescription Diet, Hill’s Science Plan, Kitekat, M6M’s, Mars, Milky Way, Pedigree, Sheba, Snickers, Twix, Suzi-Wan, Uncle Ben’s, Whiskas

La controllata Waltham, responsabile del settore degli alimenti per animali domestici e a sua volta proprietaria della società Pedigree, appartenente allo stesso settore è coinvolta da una campagna di protesta organizzata dalla BUAV nell’estate 2000. In gran Bretagna la Waltham conduce esperimenti su animali, per conto della Pedigree, che comportano l’solamento degli animali per lunghi periodi, endoscopie, biopsie, somministrazione di sedativi ed anestetici, enteroclismi, frequenti variazioni della dieta e conseguenti disturbi digestivi, prelievo di pelo alla base della coda, ecc. Si teme inoltre che gli esperimenti condotti negli Stati Uniti siano ancora più invasivi. In una lettera del 17 luglio 1998, la Waltham ha inoltre affermato di essere membro di BIBRA (Fonte EC 66/00 Research Supplement).

MONSANTO (PHARMACIA)

Grande multinazionale agrochimica, si è recentemente fusa con il gruppo farmaceutico Pharmacia & Upjohn dando vita ad una nuova multinazionale denominata Pharmacia. La metà del fatturato del nuovo impero deriva dalla produzione Monsanto (erbicidi, ormoni di sintesi, sementi geneticamente modificati); l’altra metà deriva da attività nel settore farmaceutico. La Monsanto ha prodotto il primo dolcificante arificiale (la saccarina) e, negli anni 60, il cosidetto “agente arancione”, un potente defoliante utilizzato nella guerra in Vietnam. Produce inoltre il BGH,  un ormone per far crescere in fretta i bovini destinati alla macellazione ed il Posilac, un ormone per stimolare la produzione di latte nelle mucche.  

MARCHI: Mivida, Misura

Sperimenta i propri prodotti sugli animali (fonte: CRC 1998) utilizzando, fra l’altro, il laboratorio HLS. Per questo motivo è oggetto di manifestazioni di protesta da parte di SHAC (notiziario dell’associazione).

NESTLE’

Multinazionale di origine svizzera, rappresenta la prima società agroalimentare del mondo, controlla quasi la metà del mercato mondiale di latte in polvere ed è leader mondiale nel settore delle acque minerali e del caffè. Possiede inoltre numerosi marchi di alimentari per animali domestici (Friskies, Purina) e detiene una fortissima percentuale dell’azionario L’Oreal.  

MARCHI: Acqua Brillante Recoaro, After Eight, Alemagna, Antica Gelateria, Baci, Beltè, Berni, Buitoni, Cacao Perugina, Cappuccino, Cat Chow Mix, Cheerios, Chinò, Claudia, Chocapic, Cioccoblocco, Condipasta, Condiriso, Diger Seltz, Dog Chow, Doko, Ecco…,Frank, Felix, Fibre 1, Fido, Fitness, Friskies, Fruit Joy,  Fruttolo, Galak, Giara, Gingerino, Recoaro, Giulia, Grand Menù, Gourmet/ Gold, Kit Kat, Kix, La Cremeria Motta, La valle degli Orti, LC1, Le Ore lIete, Levissima, Limpia, Linea e gusto, Lion, Lora Recoaro, Maggi, Malto Kneipp, Mare Fresco, Mighty Dog, Mio, Mirage, Motta, Nescafè, Nesteè, Nesturn, Nesquik, Nesquik Cerali, Nidina, Nutri Soup, One-o-One, Orzoro, Panna, Pejo, Perrier, Perugina, Pezzullo, Pracastello, Pro Plan, Puppy, Chow, Quality Street, Ronnie, Rowbtree Macintosh, Salute e Gusto, San Bernardo, Sandalia, San Pellegrino, San Bitter, Sasso, Sassonaise, Smarties, Surgela, Tione, Trio, Ulmeta, Vera, Vismara, Vitto.

Oltre ad utilizzare ingredienti testati su animali (fonte: CSG 2000) le aziende produttrici di mangime per animali domestici effettuano esperimenti su varie specie animali incluso cani e gatti. In Italia la Friskies possiede regolare licenza del Ministero della Sanità Italiano per effettuare esperimenti presso il laboratorio di via Stradalta 35, Bertiolo – Udine (Fonte: aut.Min. n. 508 del 12/12/97)

Gli atti del Ministero rivelano che l’azienda ha effettuato test su rettili, topi, cavie, criceti, conifli, pesci e avicoli (fonte: IMP 12/98). In una relazione dell’estate 2000 rilasciata dalla BUAV si apprende che in un esperimento  condotto negli Stati Uniti, per conto della Ralston Purina, a dieci cani sono stati inseriti dei tubi nello stomaco, attraverso le pareti addominiali, per poterli alimentare direttamente (fonte: EC 66/00, p.21 supplemento). Nei suoi stabilimenti in Svizzera, invece la Nestlè, utilizza gli animali per verificare gli effetti del suo caffè (fonte: CSG 1997 p. 49); esperimenti su ratti effettuati presso il Centro di Ricerche Nestlè di Losanna sono stati denunciati dalla BUAV nel dicembre 1995 (fonte: EC 64/00, Research Supplement, p.22).

NOVARTIS

Multinazionale chimica sorta dalla fusione di due colossi svizzeri della chimica tradizionale, la Sandoz e la Ciba-Geigy. L’attuale produzione della Novartis si divide tra il settore farmaceutico/sanitario (ad esempio le lenti a contatto ed i prodotti Ciba Vision), il settore dei prodotti dietecici e per l’infanzia e quello dei prodotti agrochimici (pesticidi e sostanze transgeniche). E’ una delle più grandi imprese mondiali nel settore delle biotecnologie (produce il mais-bt).

MARCHI: Céréal, Gerber, Isostad, Novo Sal, Vigoplus

Esegue esperimenti estremi su anmali. Il 31 agosto 1996 la rivista britannica “New Scientist” riferiva che presso la Imutran, un’azienda controlata dalla Novartis specializzata in esperimenti su animali, erano stati trapiantiati reni di maiali transgenici nel corpo di scimmie. Tutte le scimmie coinvolte nell’esperimento sono morte in breve tempo (fonte: EC 63/00). Il 10 maggio 1998, il settimanale inglese “The Observer” ha poi pubblicato un articolo da cui si è appreso che due maiali sono stati trasferiti dalla Imutran al Centro Ricerche Biomediche di Rijswijk in Olanda noto per effettuare esperimenti molto spinti. Si pensa pertanto che il trasferimento sia stato un mezzo per aggirare le leggi inglesi sulla vivisezione (fonte EC 54/99); sul sito web del 29 dicembre 1999 del gruppo inglese UNCAGED è apparsa infine la notizia che l’azienda ha trasferito il cuore di criceti nel corpo di conigli e cuori di maiali nel corpo di scimmie. (fonte: EC 63/00, p.33).

NUMICO

Impresa di origine olandese specializzata nel settore degli alimenti per l’infanzia e dietetici.

MARCHI: Milupa, Nutricia, Nutricia Crescita, Vitasoya

L’impresa commissiona esperimenti su animali. Nell’agosto 1997 la società del gruppo Cow and Gate è stata infatti oggetto di dimostrazione di protesta che si è svolta davanti ai laboratori della BIBRA di Londra, presso la quale erano stati effettuati esperimenti per verificare gli effetti dei grassi alimentari sui ratti (fonte: EC 63/00, p,17 e supplemento).

PHILP MORRIS

L’impresa di origine britannica è la prima società al mondo nel settore della produzione di sigarette (Benson & Hedges, Chesterfield, Lark, L&M, Marlboro, Merit, ecc) ma è presente anche nel settore alimentare e della birra. Il settore alimentare è gestito dalla Kraft (latticini e salse) e dalla Jacobs Suchard (caffè e cacao).

MARCHI: Baika, Bittra Suchard, Caramba, Cote d’Or, Dover, Faemino, Gim, Hag, Invernizzi, Invernizzina, Jocca, Legeresse, Lila Pause, Lindeberger, Maman Luise, Mayonnaise, Mato-mato, Milione, Milka, Molka slurp, Milka Tender, Mozary, Sottilette, Toblerone, Osella, Philadelphia, Primolo, Simmenthal, Splendid, Spuntì, Susanna, Terry’s.

La principale società alimentare del gruppo, la Kraft Jacobs Suchard, effettua sperimentazione su animali (fonte: EC 60/99); per verificare la digeribilità di alcune sue qualità di caffè, ad esempio, il prodotto è stato iniettato nello stomaco di gatti, a intervalli di tempo di cinque minuti; dopodichè, i gatti sono stati soppressi (fonte CSG 1997, p.49).

UNILEVER

Multinazionale specializzata nel settore alimentare ma molto attiva anche nei prodotti  per la casa e la cura della persona. E’ oggetto di boicottaggio da parte di Naturewatch Trust e della British Union For The Abolition of Vivisection poihé effettua esperimenti non obbligatori per legge. La multinazionale ha vinto il premio “Scienza Folle 2002”, indetto dall’associazione animalista Animal Aid, grazie ad un esperimento definito inutile dagli stessi esperti in tossicologia, che si proponeva di verificare se l’olio di Karitè prodiuce tumori. A questo scopo, 500 ratti sono stati tenuti in isolamento, in gabbi individuali, per due anni.

Ecco i suoi prodotti e i marchi:
– Bevande: Lipton, Ati, Montana, Brioschi
– Dolciumi: Algida, Toseroni, Sorbetteria di Ranieri
– Condimenti: Bertolli, Hellmann’s, Calvé, Maya, Gradina,
– Cibi pronti e leofilizzati: Knorr
– Surgelati: Findus,
– Alimenti dietetici: Slim Fast
– Prodotti base di latte: Milkana, Creme Cuisine
– Detersivi: Cif, Omo, Coccolino, Ava, Bio Presto, Vim, Lysoform, Svelto, Surf
– Cura personale: Axe, Rexona, Impulse, Dove, Lux, Clear, Denim, Atkinson,
– Mentadent, Benefit, Gibbs, Fabergé, Timotei, sunsilk
– Profumi di lusso: Valentino, Cerruti, Calvin Klain, Lagerfeld, Chloe
– Cosmesi: Cutex, Pond’s, Leocrema
– Chimica: Athea

 

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Bracconaggio ai migratori in Libano

Fine del viaggio: due gru appena uccise da cacciatori libanesi (Fonte: Facebook)Fine del viaggio: due gru appena uccise da cacciatori libanesi (Fonte: Facebook)

Sono foto come queste che mostrano l’incredibile dimensione del bracconaggio gli uccelli migratori nel Medio Oriente: uomini armati si mettono orgogliosamene in posa con gru o pellicani appena uccisi. Un altro cacciatore sostiene sorridendo un’aquila anatraia minore morta davanti alla fotocamera. Il suo collega per le foto di rito ha invece appena sistemato sul copriletto il suo bottino di una giornata: circa un migliaio di piccoli migratori ancora caldi. Due bambini di appena 8 anni sostengono due falchi pecchiaioli che il padre ha appena riportato a casa dopo una mattinata a caccia. Un’altra immagine mostra in primo piano delle cicogne appena uccise. Subito dietro il cacciatore, appoggiato con espressione compiaciuta all’auto, una sigaretta nella mano e il becco di una cicogna nell’altra. Tutto intorno i cadaveri di una trentina di cicogne, uccise di notte al bordo del deserto, mentre dormivano in una pausa durante la migrazione.

Questo pellicano é rimasto solo ferito dal colpo e viene presenato come trofeo vivo di caccia (Fonte: Facebook)Questo pellicano é rimasto solo ferito dal colpo e viene presenato come trofeo vivo di caccia (Fonte: Facebook)

Tutte queste immagini scioccanti sono state scattate in Libano, dove, nonostante l’ufficiale bando della caccia, ogni anno milioni di uccelli migratori vengono uccisi dai cacciatori locali. E ad autodenunciarsi sono gli stessi cacciatori, perché le immagini che li ritraggono con migliaia di uccelli protetti ammazzati, le hanno scattate proprio loro per poi caricarle su Facebook. E a raccoglierle e poi diffonderle come dimostrazione della gravitá della situazione é stato il Lebanon Eco Movement (LEM – la pagina facebook la trovate qui ) – un gruppo di 60 associazioni locali ambientaliste – che il CABS ha deciso di sostenere finanziarmente. I volontari libanesi hanno tenuto sotto controllo per mesi le pagine Facebook dei cacciatori e il risultato di questa indagine lascia senza parola i conservazionisti di tutta Europa: anche oltre le frontiere dell’Unione Europea i nostri migratori sono letteralmente massacrati senza controllo da cacciatori che imperversano con i loro fucili senza tener conto di nessun principio né etico, né umano, né tantomeno di conservazione. Il fatto che le immagini dei delitti vengano caricate su Facebook dimostra che in Libano non vi sia alcun controllo sull’attivitá venatoria.

Bambini posano con poiane uccise a fucilateBambini posano con poiane uccise a fucilateUfficialmente infatti la caccia é bandita in Libano sin dal 1995. Per controllare il diffuso bracconaggio, le autoritá libanesi hanno elaborato nel 2004 un disegno di legge che permette la caccia ad alcune specie fra le piú comuni, ma che allo stesso tempo punisce l’abbattimento di numerose specie (rapaci, cicogne, pellicani appunto…). Questo disegno di legge non é stato peró ancora approvato fino ad oggi. Ecco che perché i politici responsabili si mettano in moto per fermare il bracconaggio, i protezionisti libanesi chiedono il supporto dall’estero. I cittadini e gli stati membri europei devono alzare la propria voce conro il massacro di uccelli che viene perpetrato in Libano e mettere sotto pressione il governo di Beirut. Questa é la richiesta del LEM: un nuovo compito per gli ambientalisti europei.

Campagna di protesta – Aiutiamo i conservazionisti locali!

Massacro di uno stormo di cicogne in riposo notturno sulla costa libanese  (fonte: Facebook)Massacro di uno stormo di cicogne in riposo notturno sulla costa libanese (fonte: Facebook)LEM ha messo in cantiere – oltre all’azione di protesta – anche una campagna di denuncia e sensibilizzazione pubblica nelle roccaforti del bracconaggio. Il progetto prevede incontri con la gente e i cacciatori per spiegare i problemi di conservazione che affrontano le differenti specie, oltre alla realizzazione di manifesti e brochures. Il CABS ha stabilito di sostenere questo progetto logisticamente e finanziarmente. Per l’autunno 2013 un team di attivisti del CABS ha previsto di recarsi in Libano per confrontarsi con il LEM e scambiare infomazioni e strategie per il prosieguo della campagna.
Oltre alla pubblicazione del materiale fotografico CABS e LEM stanno anche lavorando insieme per pubblicare un rapporto sulla situazione el bracconaggio agli uccelli migratori in Libano da consegnare alla Commissione Europea e ai ministri dell’Ambiente degli Stati membri

Per tutti coloro che vogliano aiutare a sostenere questa campagna, chiediamo di scrivere un testo (in italiano o in inglese) da inviare per mail o per Fax all’ambasciata libanese in Italia. Qui di seguito l’indirizzo:

Capo missione: Sig. Karim KHALIL
Primo Segretario, Incaricato d’Affari a.i.
Ambasciata del Libano in Italia
Via Giacomo Carissimi 38 ,
00198 Roma
Fax 06-8411794
E-mail: ambalibano@hotmail.it

Ulteriori foto dal Libano

In Europa a rischio di estinzione, in Libano usata come bersaglio vivente: l'aquila anatraia minoreIn Europa a rischio di estinzione, in Libano usata come bersaglio vivente: l’aquila anatraia minore
Un a bimba mostra un falco lodolaio uccisoUn a bimba mostra un falco lodolaio ucciso
Piú grane é, meglio é: un grifone inanellato ammazzato da un cacciatorePiú grane é, meglio é: un grifone inanellato ammazzato da un cacciatore
Assurdo inspiegabile massacro notturno di cicogneAssurdo inspiegabile massacro notturno di cicogne
Cacciatori con centinaia di fringuelli e altri piccoli migratori uccisiCacciatori con centinaia di fringuelli e altri piccoli migratori uccisi
Un biancone sparato, ma ancora vivoUn biancone sparato, ma ancora vivo
Nei boschi libanesi fanno bella mostra di sé milioni di cartucce sparateNei boschi libanesi fanno bella mostra di sé milioni di cartucce sparate

 

 

E il governo italiano e’ li :

(dal sito Ministero della Difesa)

Siamo in Libano a sostegno delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite n. 425 del 19 marzo 1978,  n. 1701 del 11 agosto 2006 e la n. 1832 del 27 agosto 2008.Il nostro compito:

Assistiamo il Governo libanese ad esercitare la propria sovranità sul Libano ed a garantire la sicurezza dei propri confini, in particolare dei valichi di frontiera con lo Stato di Israele. Sosteniamo, inoltre, le forze armate libanesi nelle operazioni di sicurezza e stabilizzazione dell’area allo scopo di prevenire un ritorno delle ostilità e creare le condizioni all’interno delle quali possa essere ritrovata una pace duratura.

Pace duratura? Queste stragi inutili sono peggio della peggiore guerra.

Maledetti Bastardi!Ma cosa altro possono essere persone che sparano a delle cicogne DURANTE IL RIPOSO NOTTURNO!!!

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Con la bella stagione aumenta la voglia di mangiare all’aperto. E uno dei modi senz’altro più divertenti è quello di improvvisarsi novelli primitivi e cucinare con il solo ausilio del fuoco, magari in buona compagnia. Cuocere “alla griglia” o “alla brace” : si prepara un alimento, che viene poi cotto su una superficie forata, di solito acciaio, ghisa o altro, posta sopra alle braci di legna, più o meno distante. Al posto della legna, vengono anche usati elementi elettrici o a gas. E’ una splendida cottura, ma con un problema: il benzopirene, contenuto nei fumi del grasso finito sulle braci che avvolgono e impregnano gli alimenti durante la cottura e nei residui nerastri attaccati all’alimento a cottura ultimata.

Il benzopirene si accumula nel fegato dove viene processato per la sua eliminazione, potendo determinare una tossicità a breve, medio termine (malattie albero respiratorio come asma, enfisema polmonare) o effetti a lungo termine come ad esempio tumori cutanei o epatici e bronchiti croniche. Non per fare i salutisti a oltranza, ma è meglio ridurre i barbecue il più possibile, se non si riesce ad eliminare il benzopirene dalla cottura.

Cuocendo alla brace carne, pesce, anche verdure, si formano sostanze cancerogene come i già noti idrocarburi aromatici (benzopirene), ma anche amine eterocicliche quest’ultime responsabili di tumori multipli al polmone, fegato, intestino in animali da esperimento. Con temperature molto alte, 800°C, si alterano le componenti organiche dell’alimento e si producono anche alterazioni delle sostanze grasse, con formazione di radicali liberi, notoriamente responsabili di danno e invecchiamento cellulare. Generalmente, con la cottura alla brace non si superano i 200°C, però bisogna comunque adottare alcuni accorgimenti: usare braci non proprio ardenti, tenere la griglia distante dai punti più caldi, evitare il più possibile che le sostanze grasse prodotte dal cibo finiscano sulle braci; la cottura deve essere uniforme e non carbonizzare le superfici esterne dei cibi. Inoltre è opportuno accompagnare i cibi cotti alla brace con molti ortaggi freschi e succo di limone, notoriamente ricchi di antiossidanti.

Cucinando la carne con questa tecnica naturale, quale è quella di arrostire al calore della brace, i grassi man mano che vengono riscaldati fino alla temperatura di fusione passano dallo stato solido a quello liquido, cioè fondono e quindi colano sotto forma di gocce che vanno perdute.

Questi grassi cotti non hanno quindi mai fatto parte dell’alimentazione dei nostri antenati preistorici e per essi quindi non vi può essere stato alcun adattamento. Se sottoponiamo ad esempio l’olio da friggere, già riscaldato fino alla temperatura di ebollizione, ad un ulteriore riscaldamento, ben presto viene raggiunto il cosiddetto “punto di fumo”, cioè la temperatura alla quale gli oli si trasformano in gas che volatilizzano sotto forma di fumo denso. La 2 temperatura di fusione, la temperatura di ebollizione e il punto di fumo sono diversi per i vari tipi di oli o grassi.

Si formano anche gas, che sono il risultato di modifiche chimiche più profonde rispetto a quelle dei grassi fusi, ed è per questo che risultano essere i più dannosi. Di fatto si sa che sono veri e propri veleni. In Spagna anni fa è accaduto che siano stati venduti come alimentari degli oli che inizialmente erano stati destinati ad un uso industriale e che per questo erano stati riscaldati ad alte temperature al fine di purificarli. Le conseguenze sono state catastrofiche e centinaia di persone sono morte.

In conclusione vanno evitati per quanto possibile tutti i grassi che cuocendo arrivano a superare la temperatura di fusione, e vanno anche accuratamente evitate tutte quelle situazioni che favoriscono il permanere nei cibi, o a contatto con essi, dei grassi arrivati al punto di fumo, anche se si tratta di quantità minime. Per la cottura al barbecue spesso vengono usate “griglie chiuse” (superfici di acciaio, ferro, ghisa, alluminio, pietra ollare, ecc.), che poste sulla fiamma evitano che le carni siano a diretto contatto con essa. Con queste superfici però, il grasso in parte fonde e impregna i cibi. Con le normali griglie, il grasso contenuto si scioglie durante la cottura e colando sulla brace origina sostanze tossiche (benzopirene).L’ideale è l’uso di una griglia, che non faccia friggere il grasso sotto gli alimenti, non lo faccia colare sulla brace, ma lo asporti, evitando il formarsi di sostanze tossiche.

La cottura dei cibi è meglio se avviene in assenza di grassi sia animali che vegetali (anche se quest’ultimi sono preferibili ai primi). I grassi vegetali (l’olio) possono essere aggiunti crudi sul cibo dopo la cottura. Nella cottura alla brace, bisogna sempre aver cura di evitare la bruciatura e l’affumicatura dei cibi; inoltre bisogna dire un NO categorico a carne e pesce cotti direttamente sulla fiamma. Le parti superficiali eventualmente carbonizzate contengono il benzopirene più pericoloso e concentrato; gli alimenti non devono essere posti sulla viva fiamma ma sulla brace.

La carne di molti allevamenti intensivi, ancor prima di essere messa sulla griglia, contiene agenti (ormoni e farmaci per la crescita dell’animale, sostanze
conservanti della pezzatura della carne) ritenuti cancerogeni o responsabili della diffusione metastatica dei tumori; al termine della cottura alla brace, fatta senza alcuna precauzione e quindi piena di fumo di grasso bruciato, un kg. di questa carne può arrivare a contenere la stessa quantità di benzopirene di 600 sigarette!

COME SALVAGUARDARE LA SALUTE DAVANTI AL BARBECUE:

1 accertarsi dell’ottima qualità dell’alimento, della sua provenienza e del suo stato di conservazione;
2 verificare che la griglia sia perfettamente pulita e non presenti residui già combusti di una precedente cottura; togliere dal barbecue la vecchia cenere e i residui di grasso;
3 posizionare la griglia a debita distanza dalla brace: meglio cotture lente a temperature inferiori che cotture veloci e a temperature elevate con rischio di
carbonizzare le proteine; inoltre un’eventuale strato esterno bruciacchiato impedisce un’adeguata cottura interna del cibo, con potenziale rischio microbiologico; eventualmente si può ricorrere a pezzature inferiori del prodotto;
4 oliare l’alimento solo a cottura terminata con oli monoinsaturi (olio extravergine di oliva); è possibile speziare l’alimento prima della cottura, mentre la
salatura va fatta alla fine per evitare disidratazione e conseguente “rinsecchimento” dell’alimento;
5 evitare che gocce di grasso cadano sulla brace producendo “benzopirene”; questo è senza dubbio il punto di maggior rilievo per una cottura alla brace senza rischi;
6 impedire che l’alimento frigga sul proprio grasso per tempi lunghi e ad elevate temperature senza un adeguato drenaggio dei grassi fusi;
7 non allontanarsi dal barbecue durante la cottura, per verificare che la brace non cominci ad ardere;se si producono grandi quantità di fumo dalla brace, allontanare l’alimento e non inalare il fumo stesso (irritante per occhi e mucose polmonari);
8 non manipolare l’alimento con mani sporche di cenere o carbone;
9 mai riutilizzare il grasso fuso dell’alimento e drenato dalla griglia per “insaporire” l’alimento;
10 accompagnare il cibo cotto alla griglia con alimenti ricchi di vitamine antiossidanti (verdure e frutta freschi).

Dal mio punto di vista posso solo aggiungere:Cercate di consumare meno carne possibile, se non del tutto

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no-nike

Se riuscite a guardare per intero questo video ,vi assicuro che non comprerete mai piu’ scarpe da football della Nike,Adidas o altri

Da una recente ricerca, si è scoperto che dal 2002 ad oggi, in Australia,  sono stati massacrati 33 milioni di canguri per realizzare con la loro pelle scarpe da calcio e per il consumo alimentare. In questa agghiacciante statistica non sono conteggiati i piccoli di canguro, uccisi a bastonate o schiacciati dalle macchine trovati nei marsupi delle loro madri morte.

La prima associazione animalista ad interessarsi di questo drammatico olocausto fu l’inglese VIVA.

Nel 2003 gli attivisti inglesi iniziarono a scrivere al giocatore David Beckham, reo di essere il testimonial delle nuove scarpe da calcio dell’Adidas realizzate con pelle di canguro. Il nome della scarpa era tutto un programma: “Predator”. Pensando che la stella inglese fosse all’oscuro dei fatti e in buona fede, gli  inviarono centinaia di filmati e testimonianze che mostravano il terribile massacro dei canguri ma solo dopo numerose pressioni  e anche grazie all’intervento di Paul Mc Cartney,  ottenero dal suo manager un laconico “vi faremo sapere”.

Solo 4 anni dopo Beckham, sotto la pressione di migliaia di mail di fans inferociti , ha iniziato ad indossare scarpe sintetiche.

Per le stesse ragioni, l’Adidas ha dichiarato recentemente di voler ridurre entro i prossimi 12 mesi del 98% l’utilizzo di pelle di canguro e lo stesso ha fatto la Umbro con la promessa di voler prestare maggiore attenzione all’impatto ambientale dei propri prodotti.

E la Nike? Assolutamente no…Per la multinazionale più famosa dello sport la pelle di canguro è troppo economica e cambiare i macchinari di produzione non rientra nei loro piani.

Non è questa unabuona ragione per smettere di comprare i loro prodotti ?

Per maggiori informazioni visita

www.savethekangaroo.com

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