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Posts Tagged ‘uccelli migratori’

Nel nostro BelPaese 700.000 cacciatori pesano piu’ della popolazione intera. Possono fare e disfare quello che vogliono.Influenzare politici a destra e manca per farsi legiferare qualsiasi deroga in materia,anche contro direttive Comunitarie. Possono sparare a specie protette cavandosela con una pacchetta sulle spalle e dai non farlo piu’ perche’ mi serve il tuo voto. Si spara persino ad orsi ed emeriti sindaci si alzano in cattedra a gridare :”Uccidete i Lupi” senza che nessun ministro dell Ambiente (ma esiste?) si metta in prima fila e contro queste personcine . Si condona,magari una multina, quando il minimo sarebbe il ritiro immediato del porto d’armi .

Raro esewmplare di Gheppio ucciso a Padenghe

Raro esewmplare di Gheppio ucciso a Padenghe

orso Stefano attirato con un esca ed ucciso a fucilate

orso Stefano attirato con un esca ed ucciso a fucilate

uccelli protetti attirati con richiami vietati ed uccisi

uccelli protetti attirati con richiami vietati ed uccisi

lupo ucciso,decapitato ed appeso in pubblico,come i nazisti

lupo ucciso,decapitato ed appeso in pubblico,come i nazisti

Malta e’ vicina ma lontana anni luce da noi. Loro, i ministeri dell ambiente maltesi,hanne reagito a questa arroganza minoritaria

“CACCIATORI SENZA SCRUPOLI”: MALTA CHIUDE STAGIONE, SCONTRI IN PIAZZA

Giovedì, 25 Settembre 2014

LA DECISIONE DOPO UNA STRAGE DI CICOGNE IN SOSTA

Brutta sorpresa per i cacciatori maltesi. E non sono pochi: su 400 mila abitanti 30 mila praticano l’attività venatoria (a cui si aggiungono migliaia di turisti della doppietta). Su un’area complessiva di 315 chilometri quadrati, addirittura 180 sono quelli in cui è legale sparare. Ma non è più così: il governo maltese ha chiuso la stagione venatoria con effetto immediato e fino al 10 ottobre, quando la migrazione degli uccelli sarà finita. “Perché una cosa è la caccia, altro il bracconaggio”, ha detto il portavoce del primo ministro. Lo scrive “La Stampa”.
Salve, almeno per ora, diverse specie: falchi, cicogne, rondoni, rigogoli, ghiandaie marine e fenicotteri, allodole, tortore, pavoncelle, pivieri dorati, combattenti, tordi. Non solo specie protette, ma anche uccelli migratori e rapaci.
La decisione storica è stata presa dopo l’ennesima prova del continuo abbattimento illegale di specie protette di uccelli. Intanto, le associazioni ambientaliste hanno esultato per il risultato e “la sensibilità dimostrata dal governo”. Mentre due appassionati di birdwatching sono stati assaliti dai cacciatori, uno colpito al volto, l’altro preso a sassate. E ancora: le pagine Facebook delle associazioni animaliste sono state inondate da minacce, così come la posta e i telefoni dei ministri. Poi a La Valletta la manifestazione degli appassionati della carabina è finita con pesanti scontri con la polizia e dieci arresti. Per reati a vario titolo: istigazione alla violenza, minacce, manifestazione non autorizzata, uso delle armi (anche se finte) in pubblico, resistenza e oltraggio.
In ogni caso, il governo della piccola isola mediterranea non è intenzionato alle pressioni della “lobby” dei cacciatori: “Le proteste di questi giorni  ha commentato il portavoce del primo ministro Joseph Muscat – apriranno la strada a regole ancora più severe. La sospensione della stagione di caccia autunnale dovrebbe servire come monito per il futuro”.
Il provvedimento è stato adottato dalle autorità dopo l’ennesima strage di cicogne durante il recente flusso migratorio: nei giorni scorsi erano scomparsi dallo stormo di passaggio sull’isola numerosi esemplari identificati come i protagonisti di un progetto di studio attuato nei pressi di Udine, e non solo loro. “Ma l’uccisione delle cicogne – fa sapere l’associazione animalista Birdlife Malta – rappresenta solo la punta di un iceberg. La caccia illegale resta diffusissima, ma questo è senz’altro un buon inizio”.

Da Noi NO. Si autorizza persino la caccia in deroga alla direttive Comunitarie,alias, sparate a tutto cio’ che vola.

guardate questo video ,se non e’ pazzia criminale questa

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Bracconaggio ai migratori in Libano

Fine del viaggio: due gru appena uccise da cacciatori libanesi (Fonte: Facebook)Fine del viaggio: due gru appena uccise da cacciatori libanesi (Fonte: Facebook)

Sono foto come queste che mostrano l’incredibile dimensione del bracconaggio gli uccelli migratori nel Medio Oriente: uomini armati si mettono orgogliosamene in posa con gru o pellicani appena uccisi. Un altro cacciatore sostiene sorridendo un’aquila anatraia minore morta davanti alla fotocamera. Il suo collega per le foto di rito ha invece appena sistemato sul copriletto il suo bottino di una giornata: circa un migliaio di piccoli migratori ancora caldi. Due bambini di appena 8 anni sostengono due falchi pecchiaioli che il padre ha appena riportato a casa dopo una mattinata a caccia. Un’altra immagine mostra in primo piano delle cicogne appena uccise. Subito dietro il cacciatore, appoggiato con espressione compiaciuta all’auto, una sigaretta nella mano e il becco di una cicogna nell’altra. Tutto intorno i cadaveri di una trentina di cicogne, uccise di notte al bordo del deserto, mentre dormivano in una pausa durante la migrazione.

Questo pellicano é rimasto solo ferito dal colpo e viene presenato come trofeo vivo di caccia (Fonte: Facebook)Questo pellicano é rimasto solo ferito dal colpo e viene presenato come trofeo vivo di caccia (Fonte: Facebook)

Tutte queste immagini scioccanti sono state scattate in Libano, dove, nonostante l’ufficiale bando della caccia, ogni anno milioni di uccelli migratori vengono uccisi dai cacciatori locali. E ad autodenunciarsi sono gli stessi cacciatori, perché le immagini che li ritraggono con migliaia di uccelli protetti ammazzati, le hanno scattate proprio loro per poi caricarle su Facebook. E a raccoglierle e poi diffonderle come dimostrazione della gravitá della situazione é stato il Lebanon Eco Movement (LEM – la pagina facebook la trovate qui ) – un gruppo di 60 associazioni locali ambientaliste – che il CABS ha deciso di sostenere finanziarmente. I volontari libanesi hanno tenuto sotto controllo per mesi le pagine Facebook dei cacciatori e il risultato di questa indagine lascia senza parola i conservazionisti di tutta Europa: anche oltre le frontiere dell’Unione Europea i nostri migratori sono letteralmente massacrati senza controllo da cacciatori che imperversano con i loro fucili senza tener conto di nessun principio né etico, né umano, né tantomeno di conservazione. Il fatto che le immagini dei delitti vengano caricate su Facebook dimostra che in Libano non vi sia alcun controllo sull’attivitá venatoria.

Bambini posano con poiane uccise a fucilateBambini posano con poiane uccise a fucilateUfficialmente infatti la caccia é bandita in Libano sin dal 1995. Per controllare il diffuso bracconaggio, le autoritá libanesi hanno elaborato nel 2004 un disegno di legge che permette la caccia ad alcune specie fra le piú comuni, ma che allo stesso tempo punisce l’abbattimento di numerose specie (rapaci, cicogne, pellicani appunto…). Questo disegno di legge non é stato peró ancora approvato fino ad oggi. Ecco che perché i politici responsabili si mettano in moto per fermare il bracconaggio, i protezionisti libanesi chiedono il supporto dall’estero. I cittadini e gli stati membri europei devono alzare la propria voce conro il massacro di uccelli che viene perpetrato in Libano e mettere sotto pressione il governo di Beirut. Questa é la richiesta del LEM: un nuovo compito per gli ambientalisti europei.

Campagna di protesta – Aiutiamo i conservazionisti locali!

Massacro di uno stormo di cicogne in riposo notturno sulla costa libanese  (fonte: Facebook)Massacro di uno stormo di cicogne in riposo notturno sulla costa libanese (fonte: Facebook)LEM ha messo in cantiere – oltre all’azione di protesta – anche una campagna di denuncia e sensibilizzazione pubblica nelle roccaforti del bracconaggio. Il progetto prevede incontri con la gente e i cacciatori per spiegare i problemi di conservazione che affrontano le differenti specie, oltre alla realizzazione di manifesti e brochures. Il CABS ha stabilito di sostenere questo progetto logisticamente e finanziarmente. Per l’autunno 2013 un team di attivisti del CABS ha previsto di recarsi in Libano per confrontarsi con il LEM e scambiare infomazioni e strategie per il prosieguo della campagna.
Oltre alla pubblicazione del materiale fotografico CABS e LEM stanno anche lavorando insieme per pubblicare un rapporto sulla situazione el bracconaggio agli uccelli migratori in Libano da consegnare alla Commissione Europea e ai ministri dell’Ambiente degli Stati membri

Per tutti coloro che vogliano aiutare a sostenere questa campagna, chiediamo di scrivere un testo (in italiano o in inglese) da inviare per mail o per Fax all’ambasciata libanese in Italia. Qui di seguito l’indirizzo:

Capo missione: Sig. Karim KHALIL
Primo Segretario, Incaricato d’Affari a.i.
Ambasciata del Libano in Italia
Via Giacomo Carissimi 38 ,
00198 Roma
Fax 06-8411794
E-mail: ambalibano@hotmail.it

Ulteriori foto dal Libano

In Europa a rischio di estinzione, in Libano usata come bersaglio vivente: l'aquila anatraia minoreIn Europa a rischio di estinzione, in Libano usata come bersaglio vivente: l’aquila anatraia minore
Un a bimba mostra un falco lodolaio uccisoUn a bimba mostra un falco lodolaio ucciso
Piú grane é, meglio é: un grifone inanellato ammazzato da un cacciatorePiú grane é, meglio é: un grifone inanellato ammazzato da un cacciatore
Assurdo inspiegabile massacro notturno di cicogneAssurdo inspiegabile massacro notturno di cicogne
Cacciatori con centinaia di fringuelli e altri piccoli migratori uccisiCacciatori con centinaia di fringuelli e altri piccoli migratori uccisi
Un biancone sparato, ma ancora vivoUn biancone sparato, ma ancora vivo
Nei boschi libanesi fanno bella mostra di sé milioni di cartucce sparateNei boschi libanesi fanno bella mostra di sé milioni di cartucce sparate

 

 

E il governo italiano e’ li :

(dal sito Ministero della Difesa)

Siamo in Libano a sostegno delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite n. 425 del 19 marzo 1978,  n. 1701 del 11 agosto 2006 e la n. 1832 del 27 agosto 2008.Il nostro compito:

Assistiamo il Governo libanese ad esercitare la propria sovranità sul Libano ed a garantire la sicurezza dei propri confini, in particolare dei valichi di frontiera con lo Stato di Israele. Sosteniamo, inoltre, le forze armate libanesi nelle operazioni di sicurezza e stabilizzazione dell’area allo scopo di prevenire un ritorno delle ostilità e creare le condizioni all’interno delle quali possa essere ritrovata una pace duratura.

Pace duratura? Queste stragi inutili sono peggio della peggiore guerra.

Maledetti Bastardi!Ma cosa altro possono essere persone che sparano a delle cicogne DURANTE IL RIPOSO NOTTURNO!!!

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