Essere nemico di un premio Nobel e per di più maturato per una battaglia sui diritti umani , ce ne vuole.
- Liu Xiaobo
Liu Xiaobo è in carcere dal dicembre 2008 per incitamento alla sovversione dello stato, come se far valere i semplici Diritti Umani sia da considerare un atto terroristico.
Dovrà scontare 11 anni ed in Cina son duretti.
Ovviamente non potrà recarsi ad Oslo a ritirare il premio,così sarà per moglie e parenti, anche loro “spariti” dalla circolazione .
A ritirare il premio sarà il dissidente Yang Jianli, amico di Xiaobo, suo compagno nelle proteste nel 1989, esiliato negli Stati Uniti e docente all’universtà di Harvard
Ci sarà oscurantismo totale sui media e sulla rete in Cina.
Il governo cinese ha lanciato un editto pubblico per il boicottaggio del premio a tutte le nazioni del mondo
ECCO QUELLE CHE HANNO ADERITO e che non manderanno nemmeno un sotto-sotto-segretario a presenziare la cerimonia.
Russia, Kazhakstan, Colombia, Tunisia, Arabia Saudita, Pakistan, Serbia, Iraq, Iran, Vietnam, Afghanistan, Venezuela, Filippine, Egitto, Sudan, Ucraina, Cuba e Marocco.
Aderire contro qualcuno che si batte per i diritti umani, vuol semplicemente dire essere daccordo con chi ACCUSA…il resto sono solo squisite scuse di altissima diplomazia
Prosit