Vienna

Autofrei Siedlung di Nordmanngasse, un’area residenziale a circa 8 chilometri dal centro servita in modo perfetto dai mezzi pubblici: le circa 600 famiglie che abitano lì, al momento della firma del contratto si sono impegnate a non possedere un’auto propria, scegliendo così per gli spostamenti quotidiani i mezzi pubblici, la bicicletta o i piedi. “Il denaro e lo spazio risparmiato grazie alla mancata costruzione dei p
archeggi sottolinea il rapporto di Legambiente possono essere investiti in migliore qualità residenziale, spazi verdi, servizi collettivi”. E dopo Nordmanngasse è già in progettazione una replica, Bike City, con 3.400 persone che hanno già prenotato un appartamento.
Amsterdam

GWL Terrein, realizzato negli anni Novanta su un’area di 6 ettari che in precedenza era occupata da un grande impianto di trattamento dell’acqua. A GWL Terrain vivono circa mille persone e tra un edificio e l’altro ci sono soltanto sentieri, piste ciclabili e prati. L’accesso è consentito esclusivamente ai mezzi d’emergenza, mentre per disincentivare l’uso dell’auto i parcheggi edificati a ridosso del quartiere possono contenere non più di 135 mezzi. E’ attivo un servizio di car sharing (auto in multiproprietà) utilizzato dal 10% degli abitanti e gli altri preferiscono la vasta rete di piste ciclabili e le linee tramviarie intorno al quartiere
Londra

BedZed (BedZed (Beddington Zero Energy Development) ed è autosufficiente dal punto di vista energetico e a bilancio zero in fatto di emissioni di anidrite carbonica. Un centinaio di case, 3000 metri quadrati di uffici, negozi e impianti sportivi, un centro medico-sociale e un asilo nido: per scoraggiare l’uso delle auto, è stato promosso lo shopping online e messo a disposizione degli abitanti un parco di mezzi gestito in car sharing e car pooling (utilizzo della vettura da parte di un minimo di tre persone). Disponibile, inoltre, una piccola flotta di scooter elettrici per gli spostamenti più brevi.
Friburgo

si sta sviluppando quello che potrebbe diventare l’insediamento carfree più grande d’Europa, con circa 6000 abitanti e 2000 edifici. Piste ciclabili, spazio limitato per i posti auto, bus e ferrovia leggera efficienti: uno schema che a Vauban è partito dal basso, ovvero dall’associazione di cittadini “Forum Vauban” che ha partecipato a tutti i progetti di edificazione del quartiere. Tra le idee realizzate, il pagamento di una tassa a parte per chi sceglie di possedere un’auto, con il gettito destinato alla costruzione e alla gestione dei parcheggi. Una zona carfree che in Germania esiste anche a Kronsberg, nel distretto di Hannover, dove si è sfruttata l’occasione dell’Expo del 2000 per minimizzare il fabbisogno di mobilità motorizzata.
Malmoe

Augustenborg ha puntato esclusivamente su vie pedonali, piste ciclabili e mezzi pubblici. Così, solo il 20% delle famiglie possiede un’automobile, rispetto alla media comunque bassa dell’intera Malmö (35%); l’80% delle strade ha un limite di velocità fissato a 30 chilometri orari; il 40% degli spostamenti casa-lavoro avviene in bici; gli autobus sono alimentati a gas naturale o biogas; la rete dei tram è molto estesa; funziona un servizio di car sharing molto efficiente.
questi sono solo esempi, altri ne arrivano ogni giorno a dimostrare che SI! si puo’ fare a meno della automobile.ù
E l’Italia?
Come al solito siamo anni luce…indietro. E già ,dobbiamo aiutare i marchionne della situazione,poverini loro…e poi, se noi non abbiamo un auto personale per tutti i membri della famiglia, che figura ci facciamo ?
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