Premessa: tutti i cibi,prodotti cosmetici, ad alto contenuto di olio di palma non sono molto indicati per il benessere fisico.Oltre a ciò le coltivazioni di olio di palma ,dato il suo basso costo,si stanno diffondendo a macchia d’olio(per l’appunto) a scapito di centinaia di migliaia di ettari di foresta tropicale irrimediabilmente distrutta.
Il nostro esperto nutrizionista, il dottor Luca Piretta, dice testualmente così: “l’olio di palma non è un olio molto salutare. Rispetto all’olio di oliva tutti gli altri oli di semi sono rettificati chimicamente per il loro consumo (ossia subiscono trattamenti chimici che li rendono edibili, altrimenti non lo sarebbero naturalmente); ma al di là di questo, la sua composizione è molto ricca in acidi grassi saturi (in particolare fino al 50% di palmitico) che sappiamo favorire l’ipercolesterolemia e la arteriopatia. Tra gli oli di semi, quelli che hanno una composizione in acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi più vicini all’olio di oliva, troviamo quello di arachidi e di girasole. Non esistono alimenti per controbilanciare questi grassi. Bisogna mangiarne il meno possibile e favorire sempre l’olio di oliva ed eventualmente quello di arachide e girasole”.
Criticare la Nutella è difficile, perché si tratta di un prodotto cult supportato da numerose campagne pubblicitarie e venduto a un prezzo conveniente. Come accade per la formula della Coca-Cola, anche per la Nutella si parla di una ricetta misteriosa, ma è una leggenda metropolitana, perché è solo una semplice crema al cioccolato. Questa nota non vuole fare cambiare idea alle persone convinte di trovare nel vasetto di vetro la quintessenza del cacao, ma insinuare qualche ragionevole dubbio su un prodotto considerato – forse con troppo zelo – un mito.
In commercio ci sono altri prodotti alimentari “cult”, come le patatine Pringles, le bibite ACE, l’ovetto Kinder, che – nonostante il successo commerciale – si possono considerare dei surrogati rispetto alle patatine fritte vere, ai succhi di arancia 100% e alle vere uova di Pasqua. Per Nutella un riferimento non esiste, visto che Ferrero ha proposto per primo una versione industriale della crema al cioccolato.
Basta però leggere l’elenco degli ingredienti per capire che siamo di fronte a una preparazione con un profilo qualitativo merceologico non proprio eccellente. Se si confrontano le materie prime di Nutella con quelle di altre creme spalmabili presenti sugli scaffali dei supermercati – Magnun Intense, Novi e Lindt – si vede che gli ingredienti utilizzati sono simili, ma cambiano la quantità e il tipo di grassi. Quelli più importanti sono nocciole, cacao e burro di cacao, che rappresentano il 90% circa dei costi delle materie prime.
Le nocciole e il cacao. Nutella contiene il 13% di nocciole, Magnum intense arriva al 20%, Lindt non lo dichiara, mentre Novi raggiunge il 45% (!) ovvero 3,5 volte più rispetto a Nutella. Questo enorme distacco è un elemento sostanziale molto importante a livello qualitativo, ed emerge anche quando si assaggia il prodotto. Il contenuto di nocciole è importante, perché si tratta dell’ingrediente più costoso che caratterizza la crema.
Dov’è il burro di cacao?Nutella usa olio di palma al posto del pregiato e costoso burro di cacao (considerato l’ingrediente principe di tutti i prodotti a base di cioccolato). L’abilità di Ferrero consiste nel rendere piacevole al palato un olio di mediocre qualità come quello di palma attraverso un processo di raffinazione che permette di selezionarne la parte più nobile. L’operazione è possibile grazie a un impianto di frazionamento che possiedono solo sette aziende al mondo. Questa scelta permette di ridurre drasticamente i costi, ma penalizza la qualità nutrizionale essendo gli oli di palma sconsigliati dagli esperti di nutrizione.
Lindt impiega grassi vegetali e burro di cacao, e si differenzia dagli altri perché utilizza come ingrediente il 10% di cioccolato al latte. Novi è l’unica crema che usa solo il pregiatissimo burro di cacao. Magnun Intense fa una scelta di compromesso, impiegando grassi vegetali di scarsa qualità e, in minor misura, burro concentrato. Altri ingredienti come il latte scremato, il cacao magro… hanno un valore secondario. Per quanto riguarda le calorie, il livello è abbastanza uniforme e oscilla intorno a 500 kcal/100 g.
L’aroma. Nutella usa come aroma solo la vanillina (questo emerge dall’etichetta della crema venduta negli Stati Uniti). Si tratta di un aroma artificiale, molto utilizzato nell’industria dolciaria al posto della vaniglia naturale che costa uno sproposito). Le altre marche usano “aromi”, probabilmente vanillina o vaniglia, senza altre specifiche.
La prova sensoriale. Per scoprire qual è la crema migliore bisogna acquistarle e spalmarle su una fetta di pane valutando la consistenza, la fragranza, l’aroma ed eventuali difetti. Il profumo tipico del cacao deve essere persistente e lo zucchero non deve prevalere sugli altri sapori. Ricordo una prova di degustazione fatta da un gruppo di genitori e di ragazzini a Milano, in un incontro promosso da SlowFood.
Sul banco c’erano quattro vassoi con pezzetti di pane spalmati con quattro creme: Lindt, Novi, Nutella, la crema firmata Coop.
L’assaggio era anonimo e, contrariamente a ogni previsione, la Nutella non ha guadagnato la prima posizione. Certo, questa prova non ha nessun valore statistico, ma gli intenditori sanno che per fare buoni prodotti servono buoni ingredienti e nessuno fa i miracoli con grassi vegetali come l’olio di palma, anche se nobilitato, e tanto zucchero.
Il prezzo. Nutella è di gran lunga il prodotto leader del settore, ma l’elemento principale che permette a Ferrero di mantenere la posizione è il prezzo estremamente conveniente e non la qualità. Per comprare un vasetto da 200 g in vetro bastano 1,60/1,80 €, per Magnum Intense si arriva a 2,3 €, per Lindt e Novi occorre preventivare da 2,6 a 2,8 €. Le differenze già notevoli rispetto ai concorrenti diventano abissali se si usa come confronto il prezzo del barattolo di Nutella da 750 g, che costa la metà di Magnum e quasi tre volte meno di Lindt e Novi.
Le creme che “imitano Nutella” hanno scarse possibilità di successo, perché nessuno riesce a produrre una crema altrettanto appetibile a un prezzo così conveniente. Non bisogna dimenticare che più della metà di un barattolo di Nutella è composta da zucchero, il 25% è olio di palma e le nocciole rappresentano solo il 13%.
L’altro segreto che suggella il mito è l’imponente campagna di marketing del gruppo Ferrero che, grazie agli spot di tutti i suoi prodotti (Kinder, Rocher, Mon Chéri, Nutella, Fiesta…) è considerato il primo inserzionista televisivo del settore alimentare, con un budget di spesa milionario. Ma questi discorsi sono solo per intenditori e addetti ai lavori. Nutella è un mito perché oltre a essere un gusto, un sapore, rappresenta un marchio di riferimento per la maggior parte dei consumatori. Ma non è detto che questa situazione resti immutabile.
Forse spiegando che le creme alla nocciola non devono soltanto sciogliersi bene in bocca, essere dolci, spalmabili e zuccherate forse la situazione potrebbe cambiare anche in questo ambito-
Questo articolo è stato fatto un pò di tempo fa, ma i concetti restano ancora validi. Certo la crema Magnum forse non si trova più, ma nei supermercati adesso è esposta Rigoni Nocciolata che ha un prezzo vicino a Novi e ci sono anche altre creme proposte da catene di supermercati come Esselunga e Coop, che a volte costano meno e reggono benissimo il confronto con Nutella.
Un’analisi interessante sulle “Nutelle” la propone Gunther Karl Fuchs nell’ottimo blog Papille vagabonde con un confronto aggiornato sulle creme alla nocciola presenti sul mercato.
Roberto La Pira
di seguito gli esatti ingredienti della Nutella
- Zucchero
- olio vegetale
- nocciole (13%)
- cacao magro (7,4%)
- latte scremato in polvere (6,6%
- siero di latte in polvere
- emulsionanti: lecitine (soia)
- vanillina.
Come possiamo vedere dalla lista degli ingredienti lo zucchero ed i grassi vegetali sono sui primi due gradini del podio. Ma quanti sono? Per saperlo dobbiamo leggere la tabella nutrizionale:
Come possiamo vedere dalla tabella nutrizionale della Nutella, abbiamo il 56% di zucchero ed il 30% di grassi,i trigliceridi e il colesterolo ringraziano. La cosa che dovrebbe far riflettere è soprattutto la percentuale di grassi saturi, circa il 10% del totale.
ecco qui un piccolo esperimento fai da te sulle proprieta’
e tutto cio’ si incolla dentro il vostro organismo.se non ce la fate proprio a smettere, fate smettere almeno i vostri bimbi:
56% zuccheri,30% grassi dei quali 10% saturi:una vera bomba ad orologeria
In buona sostanza,per concludere, bisogna sottolineare il fatto che ormai questo prodotto e’ cosi’ radicato nelle famiglie monndiali,che risultera’ difficile smettere di consumarlo. E’ una sorte di nicotina,di dipendenza. Gia’,le cose le fanno bene,dolci ,sfiziose, molto accattivanti.Non e’ mia intenzione proibire un prodotto del genere, non ne ho ne titolo ne potere, consigliare si,il diritto di esprimere un opinione ce l ho ancora e la mia opinione e’:pensate sempre a quello che mangiate,se non subito,poi, arrivano conseguenze molto indesiderate e, spesso, e’ anche abbastanza tardi per contrastarle adeguatamente.