La “Grande” Russia
Per anni un impianto nucleare sovietico ha scaricato scorie nucleari nell’acqua bevuta dagli abitanti di decine di villaggi. Sugli Urali l’area di smaltimento delle scorie nucleari tra le più conta
Vicino a una scuola abbandonata, un cartello avvisa di non raccogliere funghi o bacche e di non pescare. Siamo a Muslumyovo, un villaggio russo sugli Urali, in un’area di smaltimento delle scorie nucleari che oggi è tra le più contaminate al mondo. Muslumyovo e una ventina di altri villaggi si trovano sulle sponde del fiume Techla, a valle del complesso nucleare di Mayak, che dal 1949 al 1956 scaricò nelle acque del fiume 76 milioni di metri cubi di scorie altamente radioattive. L’impianto è ancora in funzione, e anche se il sistema di smaltimento è stato modernizzato e reso più sicuro, i villaggi sul fiume sono stati evacuati da tempo. Muslumyovo, che si trova a 30 chilometri di distanza da Mayak, è l’unico ancora abitato.
In Francia esistono zone interamente contaminate, persone afflitte o morte di tumori.Lasciamo perdere Chernobyl,ma nel tecnologico Giappone,tempo fa, è saltato qualcosa in una centrale, nessuno dice e racconta niente,figuriamoci i media controllati dai governi, nessuna assicurazione al mondo stipula polizze in merito,le scorie si insinuano nelle falde acquifere ,nelle verdure negli alimenti,l’uranio sta sparendo ed i suoi costi arrivano alle stelle, ci vogliono fiumi interi per raffreddare le centrali e l’acqua poi come sarà? i costi di rientro dell’investimento sono superiori all’investimento stesso…queste sono gli aspetti principali e ce ne sono altri
Il Nuclaeare è sicuro,dicono tutti quei fantoccioni di affaristi politici…l’unica cosa sicura sono le tangenti mediate dagli appalti, dei cittadini inermi..chi se ne fotte.
Non si accorgono che anche i loro figli e i figli dei propri figli li malediranno…prima o poi
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