Ci sono delle persone che non hanno niente di meglio da fare che far risplendere di notorieta’ una persona come questa.
Artista, Genio creativo,dissacratore…definizioni che si sprecano accanto alle solite critiche in linguaggio criptato:
“Hirst è infatti un fantastico inventore di macchine visive, con le quali sembra voler rimescolare in una sorta di cocktail psichedelico le tematiche più profonde dell’immaginario collettivo.”
Per me e’ uno schizofrenico macellaio che non sa neanche rispettare la dolcezza di un animale come la mucca.A questo proposito,bisognerebbe proibirgli di bere latte e mangiare i suoi derivati.stronzo. E’ inutile che i critici d arte tentino di convincere ,che lui stesso tenti di convincere del contrario. Io lo ritengo una enorme porcheria , una sensibilita’ prossima al nucleo di uno stronzo, un anomalia cerebrale.
E’ inutile che il signor Hirst cerchi di replicare alle contestazioni sempre piu’ crescenti:
“Damien Hirst ha tentato di replicare alle accuse degli animalisti, affermando che gli animali vengono acquistati già morti o al macello o morti di malattia; sebbene tra i suoi propositi per le prossime mostre, l’artista abbia espresso il preciso desiderio di avere un macello vicino al suo piano di lavoro. Ultimamente una delle sue opere è stata il decorare la bicicletta da corsa di Lance Armstrong per il Tour de France, incollando ali di farfalle che egli stesso ed i suoi collaboratori hanno staccato dai corpi degli insetti.”
Un macello vicino al suo piano di lavoro? Neanche Mengele lo aveva
Uno che stacca con le proprie mani le ali ad una meravigliosa farfalla e’ un criminale mascherato. Neanche Mengele ci riusciva.
Una sua recente mostra a Londra prevedeva la morte di farfalle per ogni giorno di esposizione della sua cazzo di composizione. 9000 lepidotteri crollati al suolo per soddisfare l ‘Arte .
Vilipendio al nome Arte.
Un personaggio che elogia pure il gesto e la meccanica del fumare
“Ci sono molti altri temi controversi nel lavoro di Hirst, uno di questi è l’atto del fumare e l’opera-simbolo è “Party Time”. Egli considera l’azione del fumare come un microcosmo dentro di sé: “Il pacchetto di sigarette è vita possibile, la sigaretta è proprio la vita reale, l’accendino è Dio perché dà carburante per il tutto e il posacenere è un cimitero, è come la morte”. Damien è anche affascinato dal fatto che il fumo è un suicidio “teorico”, nel senso che la morte non è auto-inflitta deliberatamente, ma la gente sa che sarà uccisa e continua a partecipare. Hirst ha affermato che “il concetto di un lento suicidio attraverso il fumo è una idea veramente grande, una cosa potente da fare”. Un altro tema costante nei lavori di Damien è la medicina, da cui è stato ossessionato per molti anni. L’ispirazione per i suoi pezzi “farmacia”, è stato il desiderio di fare arte per la gente che crede davvero nella medicina”
Ossesionato dalla medicina? Che ne resti ossessionato per sempre alla ricerca di una cura che mai trovera’ .
E’ Arte elogiare il Fumare? MI vengono i brividi a pensare alle persone care perse per il fumo e a quei milioni che non conosco in attesa di morire:
UN GRAN BEL MESSAGGIO
Arezzo ,la storica Arezzo, s’e’ prestata per una mostra dedicata a questo qui.
Non mi garba nemmen vedere gli sguardi del Buonarroti,del Petrarca,Del Vasari da lassu’ .
Che cosa ha commesso Arezzo per meritarsi questo?
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