La proposta di legge Europea contro la pesca a strascico profonda,non e’ passata per spiccioli di voto.
Complimenti cervelli fini , a voi e a chi vi ha votato. Scaldapoltrone menefreghisti e niente piu’
Per catturare una decina di specie se ne distruggono DEFINITIVAMENTE CENTO.UNO SCEMPIO!!!!
Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce le condizioni specifiche per la pesca di stock di acque profonde nel Nord Atlantico, nonché disposizioni per la pesca nelle acque internazionali dell’Atlantico Nord-Est e che abroga il regolamento (CE) n 2347/2002. (2012/0179 (COD)).
L’Unione europea (UE) possiede una delle più grandi flotte al mondo per la pesca profonda. E’ già stato ampiamente dimostrato come la pesca a strascico danneggi fortemente i fondali marini, tra cui le barriere coralline, gli ecosistemi di spugne e le montagne sottomarine, e causi il declino degli stock ittici di profondità. Nonostante l’introduzione del sistema di accesso per la pesca di stock di acque profonde nel 2002, volto a frenare la pesca eccessiva, gli stock sono stati gravemente impoveriti nell’Atlantico nord-‐ orientale e la cattura della maggior parte delle specie non è ancora stata disciplinata. A oggi, la legislazione in vigore nell’EU non è sufficiente a proteggere gli ecosistemi marini vulnerabili di profondità dagli impatti negativi causati dagli strumenti di pesca distruttiva, in primis la pesca a strascico in profondità. Esortiamo dunque i politici dell’Unione europea a svolgere un ruolo forte e costruttivo nella protezione di questi fragili ecosistemi, sia nelle acque europee sia in quelle internazionali.
Accogliamo quindi con favore la proposta della Commissione europea di riformare l’accesso alla pesca degli stock di profondità tra cui la disposizione che richiede la graduale eliminazione, nel giro di due anni, della pesca a strascico e reti da posta per specie di acque profonde1. Esortiamo il Consiglio dell’Unione e il Parlamento europei a rispettare questi impegni sostenendo la proposta della Commissione e garantendo una riforma ambiziosa della gestione della pesca in acque profonde.
Sosteniamo inoltre la proposta attuale che consente ai pescatori artigianali che usano metodi e attrezzi da pesca selettivi di continuare le loro attività di pesca in modo sostenibile e profittevole rispettando i limiti dettati dalle raccomandazioni scientifiche. I pescatori artigianali contribuiscono notevolmente al tessuto sociale, economico e culturale delle comunità costiere, soprattutto in alcune regioni remote dell’Europa che dipendono dalla pesca in acque profonde.
Esortiamo dunque i responsabili politici dell’Unione europea a migliorare la normativa sulla gestione pesca in acque profonde, al fine di:
1. Porre fine alle pratiche di pesca distruttive delle specie di acque profonde con un’eliminazione graduale e obbligatoria della pesca di specie di profondità con reti a strascico e reti da posta nel giro di due anni;
2. Richiedere studi preliminari d’impatto per tutte le attività di pesca in alto mare;
3. Assicurarsi che la pesca sia consentita solo se le catture, tra cui quelle accidentali, possano essere limitate a livelli sostenibili in conformità a una chiara comprensione scientifica delle specie colpite, e garantire che le attività di pesca in acque profonde siano gestite in modo da ridurre al minimo o evitare la cattura di specie vulnerabili, minacciate o in pericolo;
4. Assicurarsi che tutte le attività di pesca in acque profonde siano gestite in modo da prevenire impatti negativi sugli ecosistemi vulnerabili come coralli, spugne e montagne sottomarine.
Rispondi