Una bellissima notizia arriva dagli USA, solitamente sono sempre brutte quando si parla di animali.
LO STATO delle Hawaii diventerà probabilmente nel 2016 il primo negli Stati Uniti a vietare definitivamente l’uso di elefanti, orsi e altri animali selvatici per scopi di intrattenimento. Il progetto preliminare discusso presso il Dipartimento dell’Agricoltura e Ambiente in merito all’importazione e al maltrattamento di alcune specie è stato approvato all’unanimità. Saranno eliminate tutte le fiere, esposizioni o performance pubbliche in programma nel Paese e bandito definitivamente il loro utilizzo in spettacoli circensi.
David Ige ,il Governatore Hawaiano,che ha collaborato con l’associazione “Humane Society” rappresentata dalla direttrice Inga Gibson.
Non si è trattato solo di tutelare il benessere degli animali, ma anche la loro salute e la sicurezza pubblica
Grazie infinite caro David,non ti conosco neanche so com e’ il tuo viso ,ma mi basta aver conosciuto un pezzetto della tua anima.
Spero di cuore che questa sia una iniziativa che prenda piede ovumque. Basta con i maltrattamenti,torture,sofferenze a tutti gli animali ,solo per mostrare 5 minuti di esercizi contronatura.Una tigre che cavalca, Un elefante che danza sui cubi,Una foca che gioca a pallone e tutte le varie oscenita’ sono innaturali ed offenwsive per un animale e SOPRATTUTTO derivano da sofferenze continue.
La maggior parte degli elefanti sono costretti a vivere in mezzo ai propri escrementi! Senza cibo né acqua durante il trasporto, senza strutture adeguate per proteggerli dalle intemperie, nessuna cura veterinaria quando ne hanno bisogno, spazio insufficiente nelle gabbie, acqua sporca da bere, ed altri maltrattamenti
Agli orsi viene rotto il naso durante l’addestramento, o vengono loro bruciate le zampe per obbligarli a stare in piedi sulle zampe posteriori! La maggior parte degli elefanti portano catene alle zampe per essere tenuti sotto controllo. In molti casi gli elefanti muoiono di stress, dato che vivono il 95% della loro vita in catene
Ecco che cosa i circensi sostengono di fare in positivo per gli animali:
- Fornire agli animali una casa sicura e un trattamento attento alle loro esigenze.
- Assicurargli una dieta nutriente.
- Pulirli giornalmente.
- Addestrarli in modi che rispettino i loro bisogni fisici e psicologici.
- Fornire loro cure mediche.
- Usare tecnologie innovative per migliorare complessivamente le cure sanitarie.
- Tenerli in forma con l’esercizio fisico.
- Arricchire la loro vita con gli spettacoli.
- Contribuire alla conservazione ed al mantenimento di tutti gli animali.
- Amarli.
Ecco quello che invece fanno in realtà.
- L’unico modo per assicurare agli animali una casa sicura e un trattamento adatto alle loro esigenze è quello di lasciare intatta la struttura sociale della loro specie. Gli elefanti, ad esempio, restano in un grande gruppo familiare in cui tutti (madre, sorelle, zie e cugine) contribuiscono alla protezione e alla cura dei cuccioli e dei più deboli. Questo avviene fino a quando il piccolo raggiunge l’età di 15 anni. I cuccioli di elefante usati dai circensi sono allontanati dalla loro madre in tenerissima età, quando hanno circa 2 anni, per iniziare un brutale addestramento che può causare anche la morte del piccolo.
- Gli elefanti in natura cercano l’erba più fresca, quelli dei circhi sono nutriti con fieno (secco) e alcuni cereali come il grano. Talvolta gli elefanti cercano di mangiare l’erba fresca che trovano per strada, ma i circensi li bloccano o li tirano via.
- La pulizia degli elefanti avviene in modo brutale, gli animali vengono colpiti continuamente e bloccati per consentire la depilazione per mezzo di una fiamma ossidrica passata sul loro corpo.
- L’addestramento degli animali avviene per mezzo di fruste e bastoni con uncini appuntiti che provocano ferite dolorose e spesso permanenti oltre a continuo stress e paura.
- Gli animali, quando non vengono fatti esibire, sono tenuti incatenati allo stesso posto per molto tempo, ed i viaggi tra un posto e un altro sono ancora peggiori: viaggiano in catene o in gabbie strettissime che non vengono pulite fino a quando non arrivano a destinazione. Alcuni animali possono contrarre pericolose malattie (anche mortali) che possono risultare trasmissibile anche all’uomo.
- La più avanzata tecnologia usata nella cura, in senso lato, degli animali è il cosiddetto “bullhook”, che consiste in un bastone d’acciaio alla cui estremità è fissata una punta ricurva gli animali vengono colpiti o strattonati. Altre “tecnologie” usate sono le fruste ed i bastoni dotati di dispositivi elettrici che producono scosse.
- Spettacoli a parte, gli animali passano tutto il tempo in gabbia o in catene. Secondo i circensi, incatenare gli animali è un modo per garantire la sicurezza del pubblico e degli animali. È un buon compromesso?
- In natura un orso non guida una bicicletta, un elefante non fa balletti sulle zampe anteriori ed una tigre non saltella sulle zampe posteriori e non sorride alla gente. Per far fare tutto questo agli animali, si ricorre a minacce, rimproveri e violenze gratuite affinché la paura delle conseguenze del non fare l’esercizio superi quella dell’esercizio stesso. La vita dell’animale è arricchita sì, ma di stress e paura.
- Come si possono proteggere gli animali prelevandoli con la forza dai loro ambienti naturali? Gli animali vengono strappati in modo traumatico dai loro ambienti e quelli nati in cattività vengono strappati alle loro madri prematuramente. La cattura degli animali, poi, dà inizio ad un traffico commerciale più o meno legale, ma che in ogni caso danneggia l’ambiente e gli animali.
- Amarli? C’è un vecchio detto che dice: “Se ami qualcuno, lo lasci libero”. Gli animali non sono nostri. Facciamo in modo che ogni animale sia semplicemente un elefante, una tigre, un orso, un cavallo, un leone, non qualcuno che dia spettacolo.
I metodi di addestramento comportano frequenti percosse e l’assenza di acqua e cibo. Alcuni animali non imparano mai, la loro volontà non può essere piegata, così muoiono per le ferite o semplicemente per digiuno, perché sono talmente disperati e rassegnati che si rifiutano di mangiare.
Questa è la filosofia del domatore, l’animale deve “assecondare l’uomo o morire”.
Grazie ancora David Ige speriamo che in molti ti seguano.
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