Ci sono comuni che,in barba ai nuovi regolamenti proposti inerenti all accesso di animali domesti nei luoghi pubblici,tirano diritto per la loro strada e vanno in controtendenza, vietando sempre piu’ aree pubbliche,anche strade e piazze, al passaggio dei cani.
Le solite scuse sono legate alle deiezioni dei quattrozampe e alla maleducazione di qualche padrone.
Divieti che vanno in contrasto con i nuovi regolamenti proposti da AIDAA ed ANCI,vi riporto di seguito un estratto:
La nuova normativa predisposta dalla Fiadaa (Federazione italiana associazioni diritti animali e ambiente) e dall’Anci(Associazione nazionale comuni italiani) sulla detenzione di animali domestici abbatte qualsiasi divieto di accesso ai luoghi pubblici: cani e gatti (e non solo) potranno così entrare all’interno di qualsiasi spazio pubblico (dalle spiagge ai bar), senza impedimenti.
Stando a quanto afferma il testo proposto, i Comuni riconoscono la valenza sociale del rapporto tra gli esseri umani e gli animali di affezione, operando affinché il rispetto verso cani e gatti sia promosso anche nel sistema educativo, a partire dalla scuola dell’infanzia ed elementare. Il regolamento punta anche a “educare” i proprietari di cani, responsabilizzandoli per quanto attiene la custodia, il controllo della riproduzione, le precauzioni contro i danni a terzi o le aggressioni.
Ecco alcune delle prescrizioni previste: scatta pertanto il divieto di legare gli animali con catene, la loro vendita a minorenni, la detenzione nell’ipotesi in cui si siano riportate delle condanne, e ancora il maltrattamento e – naturalmente – la loro uccisione. Pene previste anche per chi li lascia abitualmente soli, o per chi li utilizza per l’accattonaggio. Sarà inoltre vietato offrire in omaggio o in premio gli animali domestici, come purtroppo accade in tante lotterie paesane.
Ancora, il regolamento prevede che qualora il detentore – per seri e comprovati motivi – non sia più in grado di mantenere l’animale, può darne comunicazione alla Asl e al Comune affinché le strutture (pubbliche e private) possano gestire l’accoglienza. Il regolamento riconosce infine la figura del cane di quartiere, o cane libero accudito, con condizioni per il riconoscimento definite dal servizio veterinario delle Asl competenti.

estremamente nocivi per la nostra salute. è emerso che ben il 70% dei carrelli della spesa presenza sull’ impugnatura tracce di batteri Escherichia coli, salmonella, staphylococcus, virus influenzali e gastrointestinali ecc.
Libere considerazioni.
Sono daccordo sul fatto che esistono padroni(che brutto termine pero’) maleducati che lasciano le cacche a terra e che compromettono tutto il comportamento di persone educate come tantissimi possessori di animali. Basterebbe sanzionarli seriamente come succede all estero , mettere anche qualche cestino in piu’ e aree dedicate ai cani.
Seguendo la logica del divieto assoluto di alcuni comuni ,bisognerebbe inibire l accesso ,oppure condotti al guinzaglio, anche alle seguenti categorie:
personaggi delle movide e feste notturne,”educatissimi”
amanti o maiali “educatissimi”
frequentatori giardini pubblici”educatissimi”
passeggeri di bus “educatissimi”
automobilisti “educatissimi”
parcheggiatori “educatissimi”
Di esempi ce ne sarebbero a bizzeffe. Persone “educatissime” oltre ai possessori maleducati di cani ce ne sono a migliaia,allora perche’ colpire e penalizzare solo gli amici di Fido? Per pura democrazia, allora, dovremmo mettere divieti per tutte le categorie sopraelencate e mi sa, che le citta’ si svuoterebbero in fretta.
Cari Sindaci, ripigliatevi va, un cane,con un “padrone” intelligente e’ meglio di certe e tante persone di sicuro.
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