cretini??? coglioni??? terroristi??
uno si ..l’altro no??? oppure tutti e due???
Tale gesto è pazzia ,incoscienza,stupidità, una cosa contro la ragione ed il buon senso??
forse la ragione e il buon senso è quello di occupare ed espropriare terre altrui senza minimamente avvisare e soprattutto con la forza e la repressione travestita da democrazia e condita da armate di pennivendoli???
Io, nel mio piccolo essere, non saprei come comportarmi, se il fatto accadesse nei miei confronti.
Se qualcuno venisse un giorno dicendomi:
” devi sloggiare ,questa terra,questa proprietà non è più tua, con le buone o con le cattive.punto! Devi lasciare tutto ,perchè di quello che è qui ne vogliamo fare cio’ che meglio ci aggrada, con o senza la tua volontà e quella dei tuoi concittadini ”
Perchè è quello che è successo. Senza avvisi, hanno recintato proprietà altrui…poi si vedrà
Non saprei e non v0glio neanche pensarci, è una cosa offensiva per me stesso e per i miei affetti piu’ reconditi, una vera bestemmia nei confronti di tutte le persone che mi hanno amato e cresciuto in questa terra.
E non chiamate progresso, un lunghissimo buco inutile, dai costi esagerati e non ben definiti, dentro una montagna di amianto, per portare merci …solamente stupide merci in una tratta già in crisi.
E non chiamate progresso l’occupazione militare,economica,culturale, delle terre Tibetane. Viscidi esseri che non riconoscete nemmeno il Dalai Lama .
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“per chi non mi conosce sappiate che io abito da 10 anni in una borgata dell’alta valle Susa, nella casa dove nacque mio padre e dove hanno vissuto fino alla morte i miei nonni, sono coltivatore diretto da anni e vivo del reddito che mi fornisce la Terra tramite i suoi prodotti, faccio anche saltuari servizi di giardinaggio e il tempo che dedico (volentieri) alla lotta No Tav lo ritaglio tra il lavoro e le mille faccende della vita di campagna.L’amore per la Terra e per questa valle mi spinge a difenderla fino in fondo dalle mani avide degli speculatori; invito Esposito questa estate a farsi una giornata di lavoro con me al mio ritmo e con i miei orari, voglio vedere se riesce ad arrivare sano a fine serata! Chi mi ha visto lavorare sa cosa intendo”.
(Luca Abbà)
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Sopa, era molto conosciuto nella città e in tutta la regione del Qinghai. In molti lo veneravano considerandolo un Rinpoche, ovvero un buddah vivente. L’uomo apparteneva al monastero di Nyanmo e gestiva un orfanotrofio a Darlang dove insegnava la dottrina buddista e possedeva numerosi seguaci.In molti stamattina raccontano di averlo visto salire sulle colline, bruciare incenso e pregare. Poi l’uomo è sceso in piazza, fra la gente, e ha distribuito alcuni volantini in cui spiegava il gesto che stava per compiere. Sui fogli Sopa aveva scritto di aver deciso di darsi fuoco come segno di protesta “Non per la sua gloria personale ma per il Tibet e per la felicità dei tibetani”. Poi, come raccontato, si è dato fuoco. Le fiamme l’hanno avvolto molto in fretta e quando i soccorsi sono finalmente arrivati ormai non c’era più nulla da fare.
(Nyage Sonamdrugyu)
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