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Archive for dicembre 2022

La mia cagnolona

Bea.

Ecco la responsabile del mio equilibrio interiore , senza di Lei correrei il rischio di sciabordare qualche volta, proprio come un bicchiere troppo pieno in balia delle onde della vita.

È la sua naturale missione e il mio merito.

Lei adora la mia felicità e mi trasmette la sua, naturalmente, perché non conosce sentimenti impuri come quelli che l’essere umano , purtroppo, troppo spesso sbandiera e cavalca sia verbalmente che materialmente .

Siamo animali innanzitutto, ma ci piace quel senso di potere , quel desiderio di essere il vertice del regno e , conseguentemente, arrogarci il diritto di vita e di morte come il peggiore degli imperatori.

Siamo animali e dovremmo tutti comportarci seguendo il sentimento di amore , protezione e rispetto innato verso i nostri simili; spesso ce lo scordiamo , ecco perché vivere a stretto contatto con un animale è un ottimo sistema per ricordarci tutto questo .

Abbiamo bisogno di questo equilibrio per vivere e per crescere.

Odio profondamente quelle frasi usate in modo dispregiativo tipo :” sei proprio un animale…ti comporti come un animale…vivi come un animale…etc” , perché non fanno altro che sancire la volontà di distinguersi ,mentre siamo proprio noi che dovremmo comportarci seguendo i sentimenti puri di un animale . Non parlo della violenza che l’essere umano perpetra verso i “ suoi sottoposti” : qualsiasi tipo di violenza! Perché è una cosa troppo rivoltante per il mio animo e a volte mi mette davvero paura : paura per le reazioni che potrei cavalcare come farebbe un vero capo branco in caso di pericolo.

Scienziati spesso asseriscono che avere un animale appresso ti cambia la vita, non è esattamente così: ti fa riflettere e capire il perché TU l’hai cambiata .

Non a caso Mosè scelse di salvare solo animali .

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BENVENUTO DICEMBRE

BENVENUTO DICEMBRE

Non c è che dire, sono giorni questi che respirano pace.

Quasi un armistizio sulla maleducazione, arroganza e menefreghismo che serpeggia quasi tutto l’anno, anche nelle parole,nei gesti della gente si avverte ciò.

Cammino quasi a fatica tra la tortuose contrade della città murata e si, vien da sorridere a tutti.

Sorridere a sconosciuti è un bel successo ,soprattutto per se stessi, si sorride pure agli animali ,ma pensa te.

Mi piace davvero questa situazione e penso sarebbe un traguardo importante trascinarsi questa euforia anche dopo questa “tregua”.

In questi momenti si pensa un po’ a tutti e a tutti si vorrebbe regalare qualcosa, simbolo di amore o gratitudine che sia.

C è frenesia, calpestio costante sui selciati e negozi che traboccano, proprio non si vuole dimenticare nessuno,almeno oggi.

Ad essere sincero ,non ho mai collegato più di tanto le parole affetto con regalo, forse perché il più bel regalo è una cosa impalpabile, è il filo che collega l’anima agli occhi, quella calda sensazione di gioia immensa alla vista di un genitore di un figlio,di un caro amico.

Io faccio parte di quelli che ne hanno perso un po’ di persone care, perse visivamente ben si intende.

Son qui in questa bolgia e sorrido anche io ai passanti ma ,proprio in questi giorni, dentro me c’è quasi sempre un gran trambusto.

Perdere entrambi i genitori è un bel affare, credetemi, cosi come lo è perdere il miglior amico e anche il proprio cane.

Beh, io,da questo punto di vista ho fatto jackpot, li ho persi tutti.

“Dai, son passati anni,il tempo guarisce”.

Può essere.

E poi guarire da cosa? Da ricordi di momenti felici?

Ma no,dai, son così rari, meglio non guarire mai da questa “malattia”.

Sembro un po’ imbecille, tutti intorno pensano ai vivi e io penso ai defunti.

Lo penso ,perché il sangue che scorre dentro me è il loro sangue ed è ancora vivo, non c’è niente di defunto. È il sangue del loro amore, di quando mi hanno generato in una fredda notte d inverno.

Eddai, son cose belle da pensare, i sorrisi di tua madre, il cavalluccio di tuo padre, lo sguardo di un amico vero, quello del tuo cane.

Non posso e ,per dirla tutta, non voglio non pensarci.

Il tempo guarisce ma anche trasforma, trasforma luoghi e persone e, molto spesso, sei li,solo in fronte al lago a fare stupidi confronti, di come potrebbe essere se, di quella volta che, se solo potessi tornare.

Con i se non si va da nessuna parte e meglio proprio non provare a fare paragoni o farsi mordere dai rimorsi, meglio tenersi gelosamente i ricordi vissuti a piene mani, sono emozioni proprie del momento di vita di quel preciso tempo.

Momenti che hanno regalato,insegnato e lasciato il loro profondo segno.

Pagherei una follia ,solo per un sorriso reale, di una sberla di mio padre, di una carezza protettiva di mia madre, di un vaffanculo del mio amico, dello sguardo del mio cane.

Non sono in condizioni di pagare niente più di quanto mi serve per vivere in questo momento, ma sicuramente, Loro, vogliono così, farmi ritornare al più semplice e spontaneo modo di vivere, proprio come al tempo di quando aprii gli occhi la prima volta , dominare il superfluo e sprofondare nell’ oceano di quel amore raro e vero che rende purpuree le guance e che purtroppo è scomparso un po’.

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