Cosa piu’ assurda della parola assurdo. Expo 2015 dal ridondante motto :Nutrire il Pianeta, pare voglia assecondare i soliti noti della globalizzazione alimentare ,che poi sono quelli che fanno da sponsor, al posto di contadini che fanno dell eco-sostenibilita’ una bandiera.In parole povere, mangiate porcherie che e’ meglio e chi dice il contrario ,A CASA!!!!E per dirla tutta, cosa c’azzeccano Coca Cola e Mc Donald,principali sponsor di Expo, con il motto Nutrire il Pianeta,inteso come cultura gastronomica,agricoltura locale,tradizioni e amore per la terra?????
ecco i fatti ,di un altro mondo
Un nigeriano, due filippini e un ugandese. ‘Contadini critici’, rappresentanti di importanti movimenti internazionali, invitati al forum sul consumo equo e solidale, agroecologia, biodiversità patrocinato dal ministero degli Esteri. Bloccati dai consolati italiani, perché – denunciano gli organizzatori – “temono che possano fermarsi in Italia. Assurdo” Il Governo ne accoglie duemila al giorno di clandestini e qui si teme che possano fermarsi. Ma andate un po’—– Accanto – e forse anche un po’ in competizione – all’Expo dei mega padiglioni e dei capi di Stato, a Milano nei prossimi giorni inizia un altro Expo, attento ai temi della terra e del rispetto delle persone. Protagonisti i movimenti contadini di tutto il mondo che si battono per un consumo critico ed equo solidale del territorio e delle risorse. E’ l’Expo dei popoli che si tiene dal 3 al 5 giugno alla Fabbrica del Vapore di via Procaccini, forum internazionale della società civile con 150 delegati da 5 continenti per confrontarsi su idee e best practices già attive in tema di agroecologia, biodiversità, economia senza petrolio, finanza accessibile, accordi di libero scambio, speculazione finanziaria e land grabbing (fenomeno dell’accaparramento di terre). L’unico problema è che quattro delegati stranieri non riescono ad arrivare in città, bloccati alla frontiera come immigrati clandestini, anche se in realtà sono rappresentanti di importanti movimenti internazionali. Si tratta di un cittadino nigeriano, due filippini e un ugandese, tutti e quattro fermati dai consolati italiani nei rispettivi Paesi di provenienza perché privi del visto di ingresso, anche se tutti avevano invece l’invito al Forum col timbro del ministero degli esteri. Protesta Maso Notarianni, uno degli organizzatori: “Sono tutti invitati a un’iniziativa pubblica, organizzata mesi fa, col patrocinio del ministero degli Esteri e i relativi permessi. La burocrazia li sta trattando come persone che potrebbero fermarsi clandestinamente in Italia, ma si tratta di un errore grossolano e assurdo”.
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