Il sale uccide: una dieta troppo ricca di sale può portare alla morte. E’ l’allarme lanciato dagli studiosi della Harvard School of Public Health di Boston, che rende noti dati sconcertanti: 2,3 milioni di persone ogni anno nel mondo muoiono a causa di infarto, ictus e malattie cardiovascolari causate da un eccessivo consumo di sale.
L’OMS (Organizzazione mondiale della Sanità) consiglia di assumere non più di 5 grammi di sale al giorno, equivalenti a un cucchiaino da tè. Il pericolo tuttavia non è tanto nel condimento aggiunto ai cibi, ma nel sale nascosto nei cibi pronti, che aumenta a nostra insaputa la quantità di sodio che consumiamo quotidianamente. E così il 65% della popolazione mondiale “sfora” la quantità di sale quotidiano consentita dai medici.
Tra i Paesi più a rischio ci sarebbe proprio l’Italia: una ricerca ha quantificato in 10,8 grammi di sale al giorno la quantità consumata dai nostri concittadini: peggio di noi farebbe solamente l’Ungheria.
Vari studi hanno dimostrato che il 15% delle morti per cause cardiovascolarisono causate dall’eccesso di sale. Per non parlare dell’aumento del rischio Alzheimer: secondo i ricercatori dell’Università di Toronto gli anziani che hanno una dieta ricca di sale e fanno poco esercizio fisico hanno un declino mentalepiù rapido e si ammalano maggiormente di Alzheimer rispetto a chi si nutre usando meno sale.
Da non dimenticare anche un altro effetto poco gradito dell’eccesso di sale nella dieta, ovvero la ritenzione idrica e la cellulite, che angustia molte donne le quali se mangiassero meno sale potrebbero perdere vari chili di troppo.
Gli esperti hanno utilizzato dati relativi a 187 paesi del mondo e a 205 studi fatti finora sul consumo di sodio. Hanno stimato (con i test delle urine e questionari nutrizionali) un consumo di sodio medio nel mondo pari a quasi il doppio di quello raccomandato dall’Oms, con punte anche superiori a 5 grammi al dì in Asia Centrale. A consumarne meno, ma sempre oltre 2 grammi al dì sono gli abitanti dell’Africa Sub-sahariana. Gli epidemiologi hanno poi stimato gli effetti di questi consumi di sale sulla pressione del sangue e infine gli effetti dell’ipertensione sale-correlata sul rischio cardiovascolare, per esempio di infarto. Con tutte queste complesse stime hanno calcolato che 1,65 milioni di individui nel mondo ogni anno muoiono per cause cardiovascolari come un infarto da riferirsi direttamente all’eccesso di sale a tavola. questa è solo una parte dei danni del sale in termini di vite umane, concludono gli epidemiologi, perché l’eccesso di sodio può causare serie malattie renali e anche il cancro allo stomaco, facendo altre vittime
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