E’ questo il senso della montagna?
Alpinismo, sport dei puri che rispettano la natura: forse una volta
Oggi non esiste piu’ nessun sentimento ma solo la sfrenata ambizione. Pur di farsi fotografare sorridenti in strapuntini da 1000 euro sul tetto del mondo,la gente e’ disposta a tutto.
Tecnologia,materiali speciali,cibi speciali,indumenti speciali. Tutta roba che produce tonnellate di rifiuti speciali.
Che fare?
Sobbarcarsi l’onere e la fatica di riportarli a valle e lasciare intonsa la maestosa scultura di pietra, o fregarsene alla grande e lasciare tutto li?
Piu’ facile la seconda,anche perche’ mentalmente gia’ abituati a mancare di rispetto in tutto e per tutto,ogni dove (tranne che a casa propria)
Questi sono degli emeriti stronzi, altro che conquistatori degli ottomila. Un vero alpinista guarda anche dove mettere i piedi pur di non calpestare un fiore
Gente che senza i loro gadgets,senza il codazzo di sherpa sottopagati,i materiali a prova nucleare,camere in testa e sul culo,non riuscirebbero nemmeno a salire sull Appennino.
Bisognerebbe costringere a forza questa sottospecie , a ripulire la montagna costantemente e proibire tutte le forme attuali di arrampicate.
Via come una volta, alla maniera dei Bonatti e Compagnoni,altro che palle
Niente premi e documentari su you tube,solo la semplice ed assoluta soddisfazione di perdersi nel mistero della montagna.
E questo e’ superiore a qualsiasi cosa, un segno indelebile che scalfisce l anima per tutta la vita.
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