Sembra cosi’.Tutti lo evitano peggio del peggior contagiato da un cocktail di Ebola,Aids e peste rossa. Nessuno lo vuole ricevere,anzi diciamo che un grande qualcuno non lo vuole far ricevere e tutti si genuflettono accondiscenti .
Quel grande qualcuno si chiama Cina ed attorno al Dalai Lama ha tracciato la Grande Muraglia due. Guai a chi lo riceve,tocca,abbraccia.
Via subito contratti,dollari e involtini primavera. Basta! Nemmeno un piatto di riso profumato e’ concesso. Se poi uno si azzarda a far notare che in Tibet esiste una occupazione cronica e dura,siete praticamente finiti dal punto di vista finanziario,in primis,poi ,se non basta,arriva il resto del conto,salatissimo.
Stupisce molto{o forse no} che quasi tutti i governanti del mondo accettano questo ferreo diktat dagli occhi a mandorla.
Forse che tutti i governi hanno interessi comuni?Forse che e’ meglio pagare un canchero di aggeggio tecnologico pochi euro,sulla pelle di operai schiavi, e poi rivenderlo in patria a centinaia? Forse che e’ meglio passare sopra qualche sopruso in cambio di allettanti linee di credito?
Forse,forse e ce ne sono un sacco di sti forse.
La realta’ e che sto povero Dalai Lama deve sempre viaggiare ed incontrarsi quasi in incognito.Tempo fa alla Casa Bianca di Ammmmmerica,lo hanno fatto uscire dalla porta della cucina,pur di non farlo vedere ai cinesi e alle loro microspie sottocutanee incorporate .
In Italia e’ da tempo memorabile che i nostri governanti non lo ricevono,pure i sindaci si sono abbinati. Ma da noi ,ste cose non fanno testo,alla maggior parte dei politici e della opinione pubblica ce ne frega un beato piffero del Dalai Lama e del suo Tibet.
Recentemente ha colpito l’appellativo di persona non gradita e visto rifiutato da parte del governo sudafricano. Proprio loro che si riempivano la bocca di liberta’ e tolleranza dopo l’avvento di Mandela. Hanno persino rifiutato a presiedere il congresso mondiale dei premi Nobel per la pace pur di non averlo tra i piedi ed infastidire la Cina. Immancabilmente,dopo alcuni giorni,e’ arrivato l’encomio ufficiale di Pechino,magari farcito con una mega linea di credito e contratti super.
La faccenda che pero’ mi ha colpito di piu’ e’ stato il recentissimo rifiuto a ricevere il Dalai Lama, da parte del Francesco Papa.
Proprio lui,che predica bene ma razzola male a quanto pare.
Il Papa dei poveri e degli oppressi che si inchina come un qualsiasi politico alla volonta’ mandarina.
Il vero ed INIMITABILE Francesco d’Assisi si e’rivoltato nel sudario e sta pensando di muovere le sue conoscenze in Alto Alto,per far cambiare il nome a questo Papa. A proposito,il vero Francesco ringrazia il Dalai Lama per aver donato di tasca propria 50K usD alla citta’ di Assisi durante il disastroso terremoto,cosi come hanno fatto tutti i politici nostrani e mondiali, o noooo????
Non ci siamo proprio caro Bergoglio.
Non si puo’ passare sopra alle violenze ed ai morti in Tibet. Chi sono i Tibetani? Figli di nessuno,oppure figli dello stesso mondo come predicava il buon Nazareno?
Evidentemente la politica e’un piacere terreno insuperabile .
Giu’in ginocchio e un po’ di cenere sulla papalina,va.
Per i piu’ sbadati ricordo che l’invasione del Tibet da parte della Repubblica Popolare Cinese iniziò nel 1949-1950 e la quasi totalità del territorio tibetano è ora sotto la sua occupazione.
E’giusto mettersi dalla parte degli occupanti?
E’giusto che vi incazziate a morte se qualcuno occupasse casa vostra e i Tibetani no?
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