
Il Serengeti,una delle piu’ vaste zone d’Africa, dove vivono migliaia di animali sta per essere ASSASSINATO.
Il governo della Tanzania( ma sicuramente ci sarà dietro qualche multinazionale rampante) sta per DIVIDERE,con una gettata di asfalto,questo paradiso e oasi naturale,MA NECESSARIA,per una moltitudine di animali.
Come al solito,si parla di sviluppo economico,di benessere( ma di chi,se non dei soliti noti),di anticrisi..insomma sembrano le solite fottute parole dei meeting del G8.
Molti diranno : ma chissenefrega, ho già altri problemi a cui pensare e poi sono solo animali:
Il lavoro,la politica,la mia squadra che-non.vince.in-champions,le scarpe che non posso regalare alla mia ragazza,quel-cazzo-di-superenalotto-che-non-esce.,la padania,l’asburgo-lorena,la puttana di fronte a casa mia,i musulmani,i testimoni di geova,il padrone che rompe i coglioni,le trattenute,il come-fare-ad-evadere-tanto-lo fanno-tutti,il centro commerciale-che-figata-l’ipad-a 20-euro-al-mese…insomma tutte le priorità della vita moderna.
Quando gli animali scompaiono, un pezzo di mondo scompare.
Quando alberi scompaiono,il respiro si appesantisce sino a diventare rantolo
Quando la terra viene uccisa dal cemento, niente piu’ vive
Quello che sta per succedere( e succederà) è uno scempio immane:e’ un Olocausto della natura
vi rimando alle parole di Christof Schenck, direttore della Frankfurt Zoological Society:
Il tracciato della strada infatti collegherà il più velocemente possibile molti centri che circondano il Serengeti, tra cui città importanti dell’Africa orientale come Mombasa, Dar es Salaam o Tanga con i Paesi del Centrafrica. Ma, spiega ancora Schenck, “avrà anche effetti disastrosi sull’intero ecosistema dell’area”.
La zona a nord del Serengeti infatti e l’adiacente Masai Mara sono fondamentali per la sopravvivenza delle zebre e degli gnu, verso le quali migrano durante la stagione secca, poiché assicurano loro acqua tutto l’anno. Secondo dati della Frankfurt Zoological Society risulta che se a quegli animali venissero sottratte le aree in questione il numero degli esemplari passerebbe dal milione e 300 mila di oggi a circa 200.000, un collasso. Sempre secondo la Società tedesca sono molte le strade del mondo che, per puri scopi commerciali, hanno tagliato in due ecosistemi particolari provocando conseguenze in certi casi catastrofiche. In Canada, ad esempio, la migrazione delle alci nel Banff National Park è stata profondamente compromessa proprio a causa di una strada che ha attraversato il Parco stesso.
“Se la strada africana diverrà importante, come è destinata ad esserlo, saranno centinaia i camion pesanti che attraverseranno il Serengeti ogni giorno e questo procurerà incidenti con la fauna selvaggia del luogo. E la morte anche di un solo adulto femmina di leopardo, ad esempio, può avere ricadute importanti – continua Schenck – visto che questo animale soffre di una mortalità del 90% dei propri piccoli, che sta già provocando una forte riduzione della popolazione”. Il rischio è che gli animali si allontanino sempre di più dalle aree del nord; zebre e gnu, fino agli elefanti che non riusciranno più a raggiungere le uniche aree umide dell’area durante la stagione secca e questo significherà la loro fine.
Ma c’è anche il rischio che la realizzazione della strada porti con sé malattie e piante infestanti. Bastano pochi semi caduti dai mezzi di trasporto per diffondere pollini che entrano in concorrenza con quelli autoctoni, fino a determinarne la scomparsa. E, non ultimo, strade a veloce percorrenza possono rappresentare un richiamo per i bracconieri.
Mi vergogno per questa misera gente che vive,immancabilmente,con la mente nel presente e al futuro delle loro generazioni associa la stessa consistenza di un cubetto di ghiaccio sotto il sole di agosto
Il Serengeti,una delle piu’ vaste zone d’Africa, dove vivono migliaia di animali sta per essere ASSASSINATO.Il governo della Tanzania( ma sicuramente ci sarà dietro qualche multinazionale rampante) sta per DIVIDERE,con una gettata di asfalto,questo paradiso e oasi naturale,MA NECESSARIA,per una moltitudine di animali.Come al solito,si parla di sviluppo economico,di benessere( ma di chi,se non dei soliti noti),di anticrisi..insomma sembrano le solite fottute parole dei meeting del G8. Molti diranno : ma chissenefrega, ho già altri problemi a cui pensare e poi sono solo animali:Il lavoro,la politica,la mia squadra che-non.vince.in-champions,le scarpe che non posso regalare alla mia ragazza,quel-cazzo-di-superenalotto-che-non-esce.,la padania,l’asburgo-lorena,la puttana di fronte a casa mia,i musulmani,i testimoni di geova,il padrone che rompe i coglioni,le trattenute,il come-fare-ad-evadere-tanto-lo fanno-tutti,il centro commerciale-che-figata-l’ipad-a 20-euro-al-mese…insomma tutte le priorità della vita moderna. Quando gli animali scompaiono, un pezzo di mondo scompare. Quando alberi scompaiono,il respiro si appesantisce sino a diventare rantolo Quando la terra viene uccisa dal cemento, niente piu’ vive Quello che sta per succedere( e succederà) è uno scempio immane:e’ un Olocausto della natura vi rimando alle parole di Christof Schenck, direttore della Frankfurt Zoological Society: Il tracciato della strada infatti collegherà il più velocemente possibile molti centri che circondano il Serengeti, tra cui città importanti dell’Africa orientale come Mombasa, Dar es Salaam o Tanga con i Paesi del Centrafrica. Ma, spiega ancora Schenck, “avrà anche effetti disastrosi sull’intero ecosistema dell’area”. La zona a nord del Serengeti infatti e l’adiacente Masai Mara sono fondamentali per la sopravvivenza delle zebre e degli gnu, verso le quali migrano durante la stagione secca, poiché assicurano loro acqua tutto l’anno. Secondo dati della Frankfurt Zoological Society risulta che se a quegli animali venissero sottratte le aree in questione il numero degli esemplari passerebbe dal milione e 300 mila di oggi a circa 200.000, un collasso. Sempre secondo la Società tedesca sono molte le strade del mondo che, per puri scopi commerciali, hanno tagliato in due ecosistemi particolari provocando conseguenze in certi casi catastrofiche. In Canada, ad esempio, la migrazione delle alci nel Banff National Park è stata profondamente compromessa proprio a causa di una strada che ha attraversato il Parco stesso. “Se la strada africana diverrà importante, come è destinata ad esserlo, saranno centinaia i camion pesanti che attraverseranno il Serengeti ogni giorno e questo procurerà incidenti con la fauna selvaggia del luogo. E la morte anche di un solo adulto femmina di leopardo, ad esempio, può avere ricadute importanti – continua Schenck – visto che questo animale soffre di una mortalità del 90% dei propri piccoli, che sta già provocando una forte riduzione della popolazione”. Il rischio è che gli animali si allontanino sempre di più dalle aree del nord; zebre e gnu, fino agli elefanti che non riusciranno più a raggiungere le uniche aree umide dell’area durante la stagione secca e questo significherà la loro fine. Ma c’è anche il rischio che la realizzazione della strada porti con sé malattie e piante infestanti. Bastano pochi semi caduti dai mezzi di trasporto per diffondere pollini che entrano in concorrenza con quelli autoctoni, fino a determinarne la scomparsa. E, non ultimo, strade a veloce percorrenza possono rappresentare un richiamo per i bracconieri.
Mi vergogno per questa misera gente che vive,immancabilmente,con la mente nel presente e al futuro delle loro generazioni associa la stessa consistenza di un cubetto di ghiaccio sotto il sole di agosto
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