oggi saltano fuori dal cassettone. questo è un altro pezzo vecchio di anni, un po’ ancora grezzo ma va bene lasciamolo li.son felice di averlo ritrovato perchè mi piace
CHI HA PORTATO QUELLE ROSE?
Non c è tanto da dire,la stanzetta è molto accogliente .
C è una bellissima tovaglia ricamata sul tavolino,un vaso con tre rose rosse che si incanta alla finestra e un letto dall apparenza morbidoso.
“Chi ha portato quelle rose? “
Claudia ripete quella frase da un buon dieci minuti, giusto il tempo che sono entrato.Si è seduta lì ,accanto alla finestra e volge lo sguardo sia al vaso che alla finestra.
Non sono bene di quel felice ,sento molto questa domanda.Non sono in grado di farlo capire a Claudia ,ma io lo so chi le ha portate.
“Chi ha portato quelle rose…mio figlio?”
Questo particolare in più mette i brividi .Il tempo di pensare e subito un altra onda che spazza le rocce:
“Lo conosce? “
“Si Signora mi sembra di averlo visto una volta, io vengo sempre qui a trovar mia madre”
“Come si chiama ?”
“Chi” rispondo un po’ perplesso.
“Sua Madre….sua Madre…”adesso il tono è meno intenso, Mi racchiudo un po’ a riccio.
“Claudia si chiama…Claudia”
“Bel nome , ho sempre sperato che mio Padre mi chiamasse così”
Claudia rivolge lo sguardo alla finestra, seguo il lento incedere di boccoli ormai spenti.
“Lei che viene tutti i giorni a trovar sua Madre, può dire a mio figlio se lo può fare anche lui?…sarebbe bello,sa.”
Entra un infermiera dagli occhi di un azzurro limpido,un po’ di stanchezza di ore addosso a inseguire storie ad ogni stanza.Con un cenno mi fa capire che la visita è conclusa.
Mi avvicino a Claudia , la mia mano struscia lenta i suoi capelli.Si gira verso me e vedo quegli occhi che conosco .
Ora, c è proprio quel qualcosa che chiamano “groppo in gola”.Un po’ a fatica mi avvicino al suo orecchio e le sussurro:
“ Sarà fatto Signora, appena lo vedo riferisco tutto, e se non potrà venire tutti i giorni ,lo farò io al suo posto……Mamma”
È davvero una brutta malattia quella , ti impedisce anche di riconoscere la parola più bella al mondo :Mamma.
Cammino lentamente verso la porta con l odierno fardello di tristezza nel cuore.
“Signore..signore”Quella voce mi fa volgere con gioia immensa ,un entusiasmo sale irto.Lei allunga l indice verso il tavolo
“Chi ha portato quelle rose?”

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