Da un cane ad un uomo.
Dimmi adesso che non posso entrare , sotto questa coltre di neve , sotto queste macerie , oppure tuffarmi in questa acqua tempestosa. Dimmelo ora con lo stesso tono di quando me lo dicevi sull’uscio del tuo ristorante , del tuo albergo , della tua chiesa , della tua casa.
Voglio sentirtelo dire con la poca voce che ti è rimasta, in quel buio dove ti ritrovi , dove non sai nemmeno se sei girato sopra o sotto , dove è impossibile trovare la via di uscita. Dimmelo ora con la tue mani insanguinate dallo scavare, oppure con l’ acqua che inizia ad entrarti in gola , con la paura addosso di perdere ciò che di più caro hai : la vita . Improvvisamente la ritieni sopra ad ogni cosa , anche al tuo ristorante , albergo, alla tua chiesa e casa.
Dimmi ora che non posso entrare , ne salire su un semplice treno oppure di entrare anche al cimitero a salutare una persona a me cara, perché non è decoro o è disturbo .
Puoi dirmi un sacco di cose , buone o cattive , ma io ti salverò comunque , ti farò riavere quella luce , quell’ aria fresca : la vita.
Non riesco a non farlo , è una cosa innata , un valore immenso , così come lo è la vita di tutti, indistintamente, perché io non so dare una priorità o privilegiare una classe sociale.
Lo so perfettamente che passata questa tragedia continuerai tu , e molti altri , a vietarmi un sacco di cose ; non sai proprio dare un significato alla parola riconoscenza , quando sarai di nuovo ritto tin piedi.
Io verrò sempre lo stesso a cercarti ,nelle tue o altrui disgrazie ; siamo diversi , molto diversi , per questo vuoi vietarci cose che ci renderebbero molto più felici come andare in ogni posto con chi amiamo.
Verrò , testardo , per insegnarti anche ad amare sempre , ad aiutare sempre , così come lo sappiamo fare noi.
Non è bello solo per gli altri è molto più importante per se stessi .